Alta velocità sulla Milano-Venezia, cantieri dal 4 agosto: ecco come ci si muoverà in treno quest'estate in Veneto

Tempi più lunghi di percorrenza, servizi sostitutivi per consentire i lavori fino al 25 agosto. L’assessore De Berti: «Siamo consapevoli del disagio» 

Lorenzo Borghero
Un cantiere ferroviario per l'alta velocità
Un cantiere ferroviario per l'alta velocità

«È il periodo in cui c’è meno necessità di muoversi», così Elisa De Berti, vicepresidente della Regione, motiva la scelta di programmare i lavori sulla linea ferroviaria Milano-Venezia tra il 4 e il 25 agosto. «Siamo comunque consapevoli che sarà un disagio» ha poi proseguito durante la conferenza tenutasi giovedì 24 luglio alla stazione di Verona Porta Nuova.

Agosto sarà dunque un mese nero per viaggiatori e pendolari: i lavori alla stazione di Vicenza, ma non solo, causeranno variazioni delle tempistiche di percorrenza.

I tempi di percorrenza durante i cantieri

Per raggiungere Venezia partendo da Milano con un Frecciarossa saranno necessarie almeno 4 ore e mezza, due in più del solito. Per la tratta inversa, Venezia-Milano, l’aumento sarà di circa 90’. Limitandosi alle fermate venete, per il presidente regionale veneto di Trenitalia Ivan Aggazio, le variazioni si aggireranno intorno ai 60-80 minuti. Circa il 60% dei treni Eurostar saranno deviati inoltre transitando per Padova-Bologna-Verona.

 

Cantieri ferroviari dell'alta velocità, un'ora in più per andare da Venezia a Verona

I regionali veloci che congiungono Verona e Venezia non potranno transitare per Vicenza, ma saranno instradati via Padova, Monselice, Legnago e Nogara. La soluzione, spiega Aggazio, «garantisce l’arrivo a Verona, Padova e Venezia senza dover scendere dal treno e prendere il bus».

Sarà invece necessario servirsi degli autobus sostitutivi per raggiungere Vicenza partendo da Verona: ad agosto ci vorranno quasi due ore.

Sulla Padova-Vicenza è previsto invece un cambio: i treni regionali arriveranno fino alla stazione di Grisignano di Zocco, in provincia di Vicenza. Da lì partirà un autobus sostitutivo. Anche in questo caso le tempistiche raddoppiano: sarà necessaria quasi un’ora.

Il collegamento ferroviario Vicenza-Schio, invece, sarà completamente soppresso e sostituito tramite autobus. Anche per la Venezia-Rovigo-Ferrara sono previste modifiche significative: tra Monselice e Ferrara, passando per Rovigo, previsti bus sostitutivi. In totale all’interno della regione saranno circa cento le corse sostitutive giornaliere.

Stop necessario per l’alta velocità sulla Verona-Padova

Per De Berti si tratta di «stop necessario», anche perché nelle diverse stazioni l’intervento prevede «numerosi interventi: riqualificazione di binari, banchine, marciapiedi, sottopassi, cavalcaferrovia e fabbricati viaggiatori».

Il progetto, il cui investimento ammonta circa a 14 milionidi euro, porterà alla creazione della nuova linea alta velocità Verona-Padova, ed è articolato in tre lotti. Il primo, quello che interessa la tratta Verona-Bivio Vicenza, è quello in cui i lavori sono in fase più avanzata, circa il 66% degli interventi è stato portato a termine.

Le stazioni principalmente interessate a modifiche sono quelle di Montebello e Lonigo. In questa zona, a causa della vicinanza tra linee, sia quella nuova sia quella storica saranno soggette a interruzione. Sono 7 i chilometri totali di linea storica interessati soggetti a rifacimento quest’estate.

Il secondo lotto interessa invece 6 km di nuova linea, il rifacimento di circa 5 di quella storica e 2,2 del binario merci. Saranno 5 i comuni vicentini coinvolti nei lavori. Nel lotto in questione, chiamato “Attraversamento di Vicenza”, i lavori sono stati completati al 21%.

E sulla Vicenza-Padova siamo al progetto

L’ultimo lotto, l’unico in cui i lavori non sono ancora stati attivati, riguarda il collegamento Vicenza-Padova. Per questo ultimo tratto è stata finanziata la progettazione. Totalmente i comuni veneti interessati dai lavori saranno 24, di cui 7 nella provincia di Padova, 12 in quella di Verona e 5 in quella di Vicenza. L’attivazione del primo lotto è prevista nel 2026, e anche se non è ancora dato sapere quando termineranno i lavori, è probabile che anche la prossima estate, tra Verona e Vicenza, si verificheranno modifiche ferroviarie per la realizzazione della nuova linea alta velocità.

Obiettivo delle istituzioni è quello di migliorare anche gli aspetti infrastrutturali veneti in vista dei Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina.

Per questo Tommaso Ferrari, assessore veronese alla mobilità, e Susanna Borelli, responsabile Rfi per gli investimenti sulle stazioni al nord, hanno presentato il progetto di riqualificazione della stazione di Verona Porta Nuova. Previsti miglioramenti del sistema di illuminazione all’interno e sul primo marciapiede ferroviario, oltre alla riqualificazione dell’area pedonale davanti al colonnato d’ingresso. De Berti si è detta soddisfatta della manovra, “considerando anche l’importanza di una città come Verona”.

 

 

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova