Approvata la legge sulla Montagna

Il testo è passato in via definitiva in Senato: contributi al personale sanitario e della scuola che opera nelle Terre Alte, risorse per i giovani

Francesco Dal Mas
La seduta in Senato, in piedi Luca De Carlo
La seduta in Senato, in piedi Luca De Carlo

Il Senato ha approvato oggi mercoledì 10 settembre, alle 19.49, il Ddl Montagna. A maggioranza. A 73 anni dalla prima legge di settore (1952) e a 31 anni dalla seconda (1994). Era attesa, alla fine del 2022, come aveva auspicato l’allora ministro agli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, che nel giugno di quell’anno aveva presentato la proposta legislativa a Belluno, invitata da Confindustria. La legge è accompagnata da un Fondo – Fosmit – di 200 milioni. "Sono stufo di sentir ripetere la storia delle poche risorse – è sbottato al riguardo il ministro degli Affari Regionali, Roberto Calderoli, replicando al Senato alle pesanti critiche dell’opposizione che ha condiviso un giudizio critico: ‘la montagna ha partorito un topolino’ -. Nell'anno 2021 sono stati stanziati per la Montagna 6-7 milioni di euro; nel 2022 sono stati stanziati 100 milioni; nel 2023 e negli anni a seguire sono stati stanziati più di 200 milioni. I numeri parlano da soli: prima non c'era niente e adesso queste risorse ci sono". In sostanza i 200 milioni l'anno per il periodo 2025-2027 serviranno in particolare per finanziare la sanità di montagna (40 milioni) e l'istruzione (20 milioni) e, appunto, una serie di interventi mirati al sostegno dell'agricoltura, dei servizi digitali, della mobilità, del turismo, e al contrasto dello spopolamento. La legge è un insieme di misure legislative che riguardano principalmente la valorizzazione delle risorse agro-silvo-pastorali, il contrasto allo spopolamento attraverso incentivi alla natalità e il miglioramento dei servizi essenziali come sanità e scuola (con incentivi al personale che s’insedia sulle terre altre) e connettività. La legge mira anche a contrastare l'abbandono dei terreni e degli immobili, sostenendo la gestione dei sistemi forestali e agro-pastorali e incentivando le professioni legate alla montagna.

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