Azienda in crisi, imprenditore di Schio si uccide

VICENZA. Un imprenditore di Schio, Elia Marcante di 65 anni, si è tolto la vita all’interno dell’azienda di proprietà, la Zimac. L’uomo si è impiccato ed è stato trovato dalla figlia ieri sera arrivata in azienda preoccupata del mancato ritorno a casa del genitore. Non sono ancora chiari i motivi del gesto che per ora non si possono legare direttamente ad una presunta crisi economica.
«La nostra azienda stava attraversando un periodo di difficoltà, ma non tale da far ipotizzare una chiusura o la necessità di misure drastiche» ha detto il figlio. Titolare di un’azienda specializzata nella produzione di macchinari per la falegnameria, Marcante - che per cinque anni era stato presidente dello Schio Calcio -, ha lasciato un biglietto indirizzato alla moglie nel quale chiede scusa per il suo gesto e chiede alla consorte di aver cura dei loro figli. La notizia ha scosso molto la comunità scledense dove Marcante era molto conosciuto.
Gli imprenditori: "Porteremo un fiore". "Saremo a Schio, di fronte all'azienda di Elia Marcante per portare un fiore, un vasetto di primule, e vorremmo che lo spiazzo davanti all'azienda diventasse per una sera la vera capitale d'Italia, il luogo dove riflettere su quanto sia dura la crisi anche per gli imprenditori che rischiano di rimanere schiacciati dal peso della crisi che sta attanagliando il nostro sistema economico". L'annuncio della mobilitazione arriva da Unionliberi, associazione che proprio nel vicentino e nel trevigiano sta assistendo molte aziende in difficoltà a districarsi nella morsa di banche e fisco. "Al funerale di Elia Marcante, come anche a quello di Stefano Busato, imprenditore 47enne di Treviso, vorremmo vedere in prima fila i politici che in queste ore stanno litigando mentre il Paese sta rischiando di affondare. Se queste morti, che sono morti sul lavoro, dovrebbero scuotere le coscienze. Ed invece il rischio è che non arrivi a Roma nemmeno una lontana eco della pesante tragedia che in silenzio stanno vivendo le famiglie di cui l'impresa spesso è solo un prolungamento". A dirlo il presidente nazionale di Unionliberi Vincenzo Lazzaro. L'associazione, con sede a Treviso, che assiste in Veneto oltre mille aziende. "Occorre che si esca immediatamente dallo stallo della politica - continua il presidente Lazzaro - poichè le continue baruffe tra politici e il conseguente vuoto di risposte genera danni simili a quelli già generati dal blocco del credito e dalla recessione dei consumi. La gente e gli imprenditori in particolare meritano ed esigono risposte sulle questioni concrete quali la strategia per uscire dalla crisi, per rimettere in circolo denaro, ridare fiducia ai consumatori. Il resto sono mere lotte di potere che hanno come campo di battaglia la pelle della gente per bene".
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