Basta medaglie per gli agenti della polizia locale «Un attestato può bastare»

la curiositÀ
Agenti di polizia “valorosi”? Basta l’attestato, medaglie e nastrini costano troppo. La giunta regionale, con la delibera 1374 in cui interviene l’assessore regionale Cristiano Corazzari, applica una particolare quanto curiosa “spending review”: di fatto dice stop a medaglie e nastrini per il personale di polizia locale meritevole della cosiddetta Onorificenza per Meriti Speciali.
Si tratta di un particolare riconoscimento, introdotto nell’agosto 2004, destinato al personale di polizia locale «che abbia compiuto azioni meritorie, intervenendo prontamente in casi di emergenza o pericolo e il cui operato sia stato decisivo per salvare vite umane, per contrastare efficacemente il compimento di azioni criminose anche molto gravi o per interventi di particolare valore civile in occasione di eventi connessi a calamità naturali». L’onorificenza è rappresentata da una medaglia e da un nastrino decorativo per giacca. All’agente premiato, inoltre, viene conferito un particolare attestato.
Fin qui tutto regolare, non fosse che – come espressamente disposto da alcune deliberazioni della giunta e da singoli provvedimenti adottati dal presidente Luca Zaia – l’attribuzione della Onorificenza per Meriti Speciali non prevede l’assunzione di oneri finanziari a carico dell’amministrazione regionale. Insomma, tante strette di mano ma guai a spendere un euro per pure ha fatto più del suo dovere. «Anche perché la legge regionale che istituisce l’onorificenza non è stata finanziata attraverso le varie leggi di bilancio che si sono susseguite», puntualizza la Regione.
Fino al 2019 la Regione è andata oltre questo scoglio: medaglie e nastrini sono stati pagati «grazie a scorte di dotazioni acquisite in passato con fondi economali, ma che a fronte delle mutate disposizioni normative in materia di finanza e contabilità pubblica e della indisponibilità di fondi dedicati in bilancio, nel prossimo futuro non risulta più possibile garantire». Lo scoglio è divenuto insormontabile.
Ma quanti saranno mai questi agenti da premiare? Dal 2013 al 2018 sono stati 9, nel 2019 sono stati ben 29. Un trend in evidente crescita, che rischia di far traballare i bilanci regionali? A quanto pare sì. Lo dice chiaramente la Regione: l’ente veneto, con la delibera in questione, dispone che a partire dal 2020 «il distintivo di riconoscimento dell’Onorificenza per Meriti Speciali venga rappresentato esclusivamente dall’attestato». Niente più medaglie e nastrini, dunque, a meno che non ci siano casi di merito speciale, che però dovranno essere limitati e valutati direttamente da Zaia o dall’assessore competente.
E non se ne faccia una dramma, aggiungono dalla Regione: la scelta di consegnare solamente l’attestato appare congrua anche al confronto con un altro riconoscimento attribuito dalla Regione agli operatori della sicurezza, ovvero il Premio Legalità e Sicurezza che viene assegnato a chi opera nel contrasto alle mafie, all’usura, alle truffe agli anziani e alla tutela del “made in Italy”.
La delibera si chiude comunque con una “pacca sulle spalle” e un incitamento della Regione, giusto per non minimizzare il valore di queste onorificenze: «Risulta importante che venga comunque data idonea menzione e riconoscimento al maggior numero di azioni meritevoli di segnalazione da parte di operatori delle polizia locali, al fine di evidenziare all’opinione pubblica il livello di lotta alla criminalità e di tutela della sicurezza esistente sul territorio regionale». Senza medaglia sul petto. —
Nicola Cesaro
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