In coppia sulle due ruote da Chioggia a Singapore per vivere il loro sogno
Stefano Giada e Alessia Niero hanno pedalato per un anno e tre mesi: partiti a febbraio 2024, tornano sabato 14 giugno. «Invece che guardare i giorni sul calendario abbiamo viaggiato controllando la pancia della luna»

Un numero di chilometri imprecisato e un anno e tre mesi di viaggio per raggiungere Singapore in bicicletta, “Rotolando verso sud”. Letteralmente. Stefano Giada e Alessia Niero, 33 e 31 anni, ex dipendenti Actv, hanno realizzato il loro sogno, quello di pedalare da Chioggia fino alla città di Singapore.
Ma durante il loro viaggio, hanno fatto sognare migliaia di persone che li hanno seguiti, giorno dopo giorno, vedendo il mondo con i loro occhi, prendendo la pioggia, scottandosi al sole, soffrendo come loro, talvolta, la fame e la sete, consumando magliette. E così, pedalata dopo pedalata, sono passate le stagioni, i panorami sono cambiati, il clima è mutato, come pure le persone che hanno incontrato e i cibi che hanno assaggiato.

Albania, Turchia, Georgia, Azerbaijan e poi Pakistan, Vietnam, Laos, Cambogia, Tailandia, Malesia. Hanno dormito nei templi, chiesto ospitalità ai monaci e mangiato, per chi li ha seguiti, tantissime uova. «Singapore in bicicletta, è fatta!» si legge nell’ultimo post. «Sono passati un anno, tre mesi e ventuno giorni da quando abbiamo chiuso la porta di casa e ricordo che il giorno in cui siamo partiti, abbiamo semplicemente preso le nostre biciclette e abbiamo cominciato a pedalare. Riuscire a spiegare come ci si sente dopo più di un anno di viaggio in bicicletta attraversando Paesi e culture diverse, è davvero difficile. Siamo partiti senza troppe organizzazioni, seguendo un filo invisibile fatto di incontri, di intrecci, di casualità che ci hanno portato fino a qui, con questa sensazione che non si può descrivere».

Raccontano: «Gioia, fatica, felicità, incertezza, sudore, soddisfazione, caparbietà. Sono tutte facce della stessa medaglia. Abbiamo imparato così tante cose che ora ci sembrano così ovvie, ma che prima di partire ignoravamo. Un grazie speciale va alle numerose persone che si sono prese cura di noi lungo il nostro vagabondare, a chi ci ha aperto la porta di casa senza nemmeno sapere il nostro nome, conoscere voi e le vostre famiglie è stato un privilegio che non dimenticheremo. A tutti i cicloviaggiatori con cui abbiamo incrociato i nostri destini».
Un anno e tre mesi, che ha cambiato i due ciclisti: «Il bello del viaggiare contando le lune è che cambiano i tuoi punti di riferimento. Invece di guardare i giorni su un calendario, controlli la pancia della luna, in questo modo sai sempre due cose: quanti giorni mancano alla prossima luna piena e se è il momento giusto per imbottigliare il vino. Noi siamo in giro da quattordici lune piene e ricordo esattamente dove ci trovavamo per ognuna di esse, penso che sia una di quelle cose impossibili da dimenticare».

E contando le lune, una volta ai tropici si sono completamente dimenticati che era ricominciata la primavera. «Io e Stefano da quando abbiamo cominciato ad uscire insieme il primo giorno, non abbiamo più smesso di farlo. Così non è mai esistita una data che sanciva l’inizio di questa romanticissima storia d’amore».
Adesso, la partenza è vicina e sabato 14 giugno, la coppia sarà di nuovo a casa. Per festeggiare con tutti i follower, non solo virtuali, ma quelli veri. Tanto che è stato creato un evento ad hoc. Le ultime pedalate assieme a chi lo vorrà: ritrovo a San Giuliano al bar del Porta Rossa alle 13.30, per poi correre sulle due ruote fino al municipio di Chioggia, con varie soste. Arrivo alle 19 e la festa alla sera al bar Schilla per una pastasciutta offerta e tanti racconti. Di viaggio e d’amore.
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