Bimbo annega in una pozza dietro casa
Mattia, 7 anni, è scivolata in una vasca piena d'acqua

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E’ morto in quello che per lui era un piccolo paradiso, un mondo da esplorare, un parco di divertimenti. E’ morto in mezzo al verde in cui giocava tutti i giorni spensierato, seguendo l’ombra dei nonni e imparando da loro i segreti di un mestiere antico. La storia di Mattia Zattarin, sette anni compiuti quest’estate, è una favola tramutata all’improvviso in un incubo. Mattia è morto annegato in una vasca d’acqua, a pochi passi dalla porta di casa.
Erano da poco passate le 16 quando il bambino ha deciso di uscire di casa per andare in cerca del nonno Felice. Il piccolo viveva con papà Lucio e mamma Monica in una bifamiliare di via Bagnara Bassa, al civico 1488, nella frazione di Zovon. Nella stessa abitazione vivono la sorellina di 11 anni, e i nonni paterni Bianca e Felice. Ogni giorno Mattia usciva di casa per tenere compagnia al nonno, impegnato nell’azienda agricola familiare. Un podere che si estende sul crinale del colle, passato da qualche anno sotto la gestione di Lucio.
Mattia ieri si era spinto nel cuore della tenuta agricola di via Bagnara in cerca del nonno. Dopo una ricerca vana di qualche minuto, il bimbo è arrivato ai margini della vasca di contenimento idrico realizzata all’interno di una buca naturale. Una piccola riserva che gli Zattarin usano per irrigare le colture nei periodi di siccità, larga quattro metri e lunga due. La tragedia si è compiuta in pochi attimi. Il bimbo si è avvicinato alla conca colma d’acqua. Indossava delle ciabattine di plastica. L’erba, ai bordi della vasca, era scivolosa a causa della pioggia scesa durante la giornata.
Mattia è quasi sicuramente scivolato, cadendo direttamente dentro la vasca e finendo nel fondo della piscina, profonda almeno un metro e mezzo. Il bimbo non è riuscito ad emergere, probabilmente per il panico o forse per aver battuto la testa nella caduta. Ha bevuto e respirato acqua: il suo corpo è presto rimasto inerme, sul fondo della vasca. Non vedendo il nipotino rientrare in casa nonostante la pioggia, nonna Bianca è uscita di casa, urlando il suo nome. Lo ha cercato prima vicino alla bifamiliare, nella zona dei giochi, poi si è spinta nel frutteto.
Arrivata col cuore in gola vicino alla conca d’acqua, ha scorto le ciabattine di Mattia galleggiare nell’acqua. E’ stata lei la prima a vedere il corpo del nipotino. E’ corsa in casa a chiedere aiuto, a dare l’allarme. Con gli altri famigliari ha tirato fuori il piccolo, ma non c’era più nulla da fare per lui. Il personale sanitario, quando è arrivato sul posto, ha potuto solo certificare il decesso. In pochi minuti in via Bagnara Bassa è arrivato il capitano Massimiliano Kornfeind della Compagnia di Abano Terme, accompagnato da alcuni militari.
Il medico legale, che avrà il compito di capire se il ragazzino abbia anche battuto la testa prima di finire in acqua (perdendo così i sensi e non riuscendo dunque a riemergere), è invece arrivato alle 20. Solo allora, dopo quasi cinque ore, la salma di Mattia è stata trasportata in ospedale. In casa Zattarin sono arrivati anche il sindaco Giuliano Martini e don Ottavio Ongaro, e soprattutto i numerosi parenti che abitano il piccolo borgo Euganeo, i conoscenti. Un borgo la cui quiete rimarrà inevitabilmente scossa per sempre da una tragedia così grande.
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