“Buongiorno Slovacchia”, denunce su infiltrazioni e affari illeciti

La vittima era anche l’editore di una testata on line particolarmente attiva dopo l’omicidio del giornalista Jan Cuciak nel febbraio 2018 

il retroscena

Loris Colusso era un uomo che ha affrontato la vita con il coraggio del combattente. Può essere questo lo stesso uomo che si è arreso più ai suoi demoni che ai presunti cacciatori? Forse no. Certo, il clima per il 64enne si era fatto pesante. Soprattutto, par di capire, nelle vesti di editore. Colusso era fiero del suo “Buongiorno Slovacchia”, giornale on line in lingua italiana. Andava a caccia della notizia, sempre e comunque, grazie a collaboratori fidatissimi, che portavano avanti il progetto di questa testata giornalistica on line, poco conosciuta in Italia, ma al suo interno lavorano validi professionisti.

La data che segna la svolta della testata è abbastanza recente: 21 febbraio 2018. Quel maledetto giorno fu ucciso assieme alla compagna il giovane cronista Jan Kuciak, freddato a 28 anni con modalità mafiose. Fu il giorno in cui “la Slovacchia perse la verginità”, scrisse Buongiorno Slovacchia.

Cosa volesse dire attraverso quegli articoli si è visto qualche tempo dopo. Come avvenne per il barbaro omicidio di Dafne Caruana Galizia, la giornalista maltese morta solo pochi mesi prima il 16 ottobre 2017 per l’esplosione di un’autobomba, anche l’omicidio Kuciak fece tremare il governo.

E Buongiorno Slovacchia, senza remore, imbastì una campagna di stampa improntata alla ricerca della verità, scoperchiando il pentolone degli affari illeciti che, anche in Slovacchia, coinvolgeva membri vicini all’esecutivo. Come editore aveva scoperto qualcosa di cui non avrebbe dovuto mai parlare Loris? La testata da lui fondata si era spinta troppo in là?

Risposte che Colusso si porta nella tomba. Ma che vogliono trovare ugualmente anche i carabinieri italiani. Basta cliccare il nome di Jan Kuciak sul motore di ricerca, associandolo al giornale on line, per capire la grande attenzione che Buongiorno Slovacchia nutre per questo caso.

L’ultimo riporta una notizia inquietante, di poche settimane fa. Il giornalista investigativo Peter Sabo, che ha preso il posto di Kuciak in Aktuality. sk, si è ritrovato un proiettile nella cassetta delle lettere. Si vogliono silenziare le voci che raccontano i fatti e si avvicinano alla verità? Anche Loris era vicino a qualche scomoda verità? Purtroppo, da lui non si saprà mai. Ma fanno pensare le parole degli amici e dei familiari di Colusso, secondo cui egli aveva scritto dei messaggi in cui faceva presente di avere pestato i piedi a dei potenti.

Aveva ricevuto minacce? La morte di Loris potrebbe sembrare un punto di arrivo. Invece, può essere un punto di partenza, inseguendo un filo logico che parte dal 21 febbraio 2018, e che non si sa fino a dove potrà condurre. —

Rosario Padovano

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova