Calciatore dell’Under 17 tira una testata all’arbitro: squalifica record di due anni

Il giocatore classe 2008 del San Fior, in provincia di Treviso,  ha dato una testata al direttore di gara durante il torneo nazionale Alto Adriatico, a Latisana. Dal Club trevigiano: «Comportamento vergognoso, ma non c’è stata aggressione fisica»

Andrea Dossi
Giocatore dell'Under 17 squalificato per due anni dopo una testata all'arbitro
Giocatore dell'Under 17 squalificato per due anni dopo una testata all'arbitro

Squalifica da record per un under 17 del San Fior (in provincia di Treviso), per lui scatta uno stop di oltre due anni dopo l'aggressione all'arbitro.

Un calciatore classe 2008 è stato fermato fino al 30 giugno 2027 per aver reagito malamente dopo l’espulsione durante una partita del torneo nazionale Alto Adriatico, lo scorso 1° giugno a Latisana.

La decisione, emessa dal giudice sportivo della delegazione provinciale di Udine, condanna il giovane a saltare i prossimi due anni di attività con la squadra juniores, un provvedimento che ha lasciato tutti "caduti dalle nuvole" in casa San Fior.

Secondo il comunicato ufficiale del giudice sportivo, il giocatore espulso per aver proferito un'espressione ingiuriosa all’indirizzo del direttore di gara.

Al momento dell'estrazione del cartellino rosso, il classe 2008 avrebbe reagito scagliandosi contro l'arbitro e colpendolo con una testata alla tempia destra, pur senza causare conseguenze.

Non contento, dopo essere stato allontanato da compagni e dirigenti, il giovane sarebbe riuscito a liberarsi e a rivolgere uno sputo verso l'arbitro da circa cinque metri, senza tuttavia raggiungerlo. Avrebbe infine abbandonato il campo "reiterando le proprie veementi proteste solo grazie a un nuovo intervento dei propri compagni di squadra".

La notizia della squalifica monstre ha raggiunto la società solamente ieri sera, a fine allenamento, l’ultimo della stagione.

Pur condannando unanimemente il comportamento del proprio tesserato - e dopo aver già valutato provvedimenti interni nei confronti del classe 2008-, i dirigenti e l'allenatore esprimono forte perplessità sulla ricostruzione dei fatti e sull'entità della pena. Il comportamento è da condannare, ma è giusta una squalifica di due anni? Alberto Camilli, allenatore dell'Under 17, conferma la gravità dell'accaduto, ma smentisce alcuni dettagli riportati dal giudice sportivo:

«Confermo i fatti, il comportamento del mio ragazzo è stato vergognoso - spiega il tecnico che era ovviamente presente a bordo campo - Vero che si è girato, lo ha affrontato faccia a faccia con le mani basse e in modo - ripeto - vergognoso, ma non c'è stata una testata e non ha alzato le mani. Poi quando abbiamo provato ad allontanarlo sì, ha provato a sputare, anche se secondo me non l'ha fatto. In ogni caso ha reagito malissimo e l'ho portato via io alla fine».

Camilli ha anche rivelato che la società aveva già deciso di non far più giocare il ragazzo durante il torneo per via del suo comportamento, ritenendo necessaria "una punizione esemplare" da prendere a mente fredda. Sulla stessa linea Pasquale Lozito, responsabile del settore giovanile del San Fior, che definisce la situazione "assurda".

«L'espulsione c'è stata, ci sono stati i battibecchi, ma non sono venuti alle mani e non ci sono state testate», ribadisce Lozito, che si dice ignaro di quanto scritto dall'arbitro. Il responsabile, inoltre, racconta che “inizialmente ci era stato comunicato che il cartellino rosso avrebbe comportato solo una giornata di squalifica durante il torneo, permettendo al ragazzo di tornare in campo il 2 giugno, anche se poi non si è scesi in campo perché gli avversari si sono ritirati».

Il San Fior potrebbe fare ricorso? Lozito, pur accettando la necessità di sanzioni severe per comportamenti del genere, trova spropositata la squalifica di due anni ma un decisione deve ancora essere presa: «Farei il ricorso solo per riportare la veridicità dei fatti perché c'erano dei testimoni, vanno bene le punizioni esemplari ma due anni mi sembra assurdo».

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