Cani, avvelenati un setter e un lupoil padrone muore di crepacuore

I vicini di casa non hanno dubbi: è stato il dolore per la perdita dei suoi due cani, Asia, una femmina di pastore tedesco, e Viola, una cagna di razza setter, avvelenati nel giardino di casa, a spezzare il cuore di Bruno Rossi, 75 anni. Secondo un confinante, non aveva mai lamentato problemi cardiaci: «La morte dei suoi cani lo ha gettato nello sconforto più totale»
I vicini di casa non hanno dubbi: è stato il dolore per la perdita dei suoi due cani, Asia una femmina di pastore tedesco e Viola una cagna di razza setter, ai quali era molto legato, avvelenati nel giardino della sua casa di via San Antonio a Treponti, a spezzare il cuore di Bruno Rossi, 75 anni, stroncato giovedì scorso da un infarto.


«L’uomo - dice un confinante - non aveva mai lamentato problemi cardiaci, ma da quella notte che gli hanno avvelenato i cani nel giardino di casa soffriva da morire, al punto da chiudersi in se stesso e non parlare più con nessuno. Bruno era molto legato soprattutto a Viola, la cagna da caccia di 11 anni, la portava con sè tutti i giorni a passeggio. Erano inseparabili. Amava molto gli animali e il modo con cui gli hanno ammazzato i suoi due cani lo ha gettato nello sconforto più totale. Quei delinquenti, o quel delinquente che la notte del 9 novembre ha buttato nel giardino della famiglia Rossi i bocconi avvelenati merita la galera».


Asia e Viola sono state trovate esanimi la mattina successiva da una nipotina di Bruno, erano una distesa davanti la cuccia e l’altra vicino al portone d’ingresso della casa dove il pensionato abitava con la moglie Diana. La figlia della coppia, Ivana, dopo aver segnalato il fatto ai carabinieri, anche se la morte per avvelenamento pareva evidente, ha fatto fare l’autopsia sui corpi dei due animali. Il responso del veterinario arrivato alcuni giorni dopo ha confermato i dubbi della donna e subito in zona è scattato l’allarme per il timore che altri animali facessero la stessa barbara fine.


Il girno dopo la morte di Asia a Viola a Treponti un altro cane, un bastardino di piccola taglia, sparì dalla circolazione. A quel punto un imprenditore di via San Antonio ha deciso di mettere in palio una ricompensa di 10 mila euro a chi avesse fornito indicazioni utili all’individuazione dell’autore dell’ignobile gesto. Purtroppo la «taglia» non ha finora sortito risultato. Quell’episodio ha lasciato il segno in casa Rossi e anche se la morte di Bruno non sarà forse da mettere in stretta relazione con l’avvelenamento dei suoi cani, sicuramente dopo quell’ignobile gesto l’uomo è caduto in uno stato di profonda prostrazione.

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