Carabinieri Forestali 46 mila interventi nel 2023, sanzioni per 3,8 milioni

L’area di intervento è il Veneto e il Friuli. Il generale Pennacchini: «Molta prevenzione»

Sono cresciuti del 35 per cento i controlli dei carabinieri forestali in Veneto e Friuli Venezia Giulia, passando dai 34 mila del 2022 agli oltre 46 mila del 2023. «Una forte presenza sul territorio che significa anche tanta prevenzione» sottolinea il generale Francesco Pennacchini, comandante dei Carabinieri Forestali del Veneto. 

E infatti i reati contestati sono in calo del 2 per cento, passando da 506 a 498. Sostanzialmente invariati gli illeciti amministrativi e cresciuto del 200 per cento l’importo delle sanzioni a 3,8 milioni di euro (erano 1,2 milioni nel 2022).  

Il servizio d'istituto dei reparti del Comando Regione Carabinieri Forestale "Veneto" si è tradotto in un'attività che dal punto di vista operativo ha riguardato controlli, vigilanza e contrasto alla delittuosită ambientale che, nell'anno in esame, hanno avuto per oggetto i molteplici settori di interesse della specialità forestale dell'Arma dei Carabinieri, nell'ambito della tutela e salvaguardia del patrimonio, ambientale, paesaggistico e naturale, da parte dei reparti presenti su tutta la Regione del Veneto e quelli presenti, per assicurare i compiti di istituto, nella Regione Autonoma del Friuli Venezia Giulia.

Territorio che assume nel suo insieme notevole rilevanza, essendo, dal punto di vista ecologico, rappresentate tutte le fasce fitoclimatiche tipiche dei diversi piani altitudinali (dal piano litorale al livello del mare, piano costiero, planiziario, collinare, submontano, montano, alpino e piano nivale-glaciale) con i relativi habitat ed ecosistemi rappresentativi ed attività antropiche ad esse correlate.

Un ambiente dove la natura, il paesaggio, la biodiversità, le produzioni agroalimentari costituiscono una ricchezza ecosistemica, culturale ed un patrimonio di valori ed eccellenze riconosciute da tutto il mondo. 

L'attività operativa di tutela e salvaguardia è assicurata mediante l'impiego di personale ad alta specializzazione nelle materie ambientali e da una capillare presenza in termini di presidi sul territorio, in grado di assicurare un'azione di prossimità in tutte le aree e negli ecosistemi presenti nelle due Regioni.

Sono ricomprese le aree umide delle lagune di Venezia e Delta del Po, le pianure e le colline a vocazione vitivinicola, il rilievo montuoso del Monte Baldo fino all'imponenza dalle Dolomiti, territorio che ricomprende il Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi.

Un'area geografica disegnata da un sistema fluviale complesso ed articolato, caratterizzato dai due più lunghi fiumi d'Italia, il Po e l'Adige, e da una estesa rete di importanti corsi d'acqua quali Piave, Tagliamento, Brenta e Bacchiglione.

L'attività operativa del 2023 ha visto i Reparti impegnati anche in servizi, nell'ambito dei compiti di istituto della specialità, derivanti dall'attuazione di protocolli di intesa e convenzioni sottoscritte con gli enti pubblici territoriali.

La convenzione con la Regione del Veneto vede l'impiego delle unità Carabinieri Forestali nell'ambito delle materie di competenza regionale per lo svolgimento di compiti afferenti la prevenzione degli incendi boschivi e protezione civile, la tutela del patrimonio agro-silvo-pastorale regionale ed "altre materie", tra cui la vigilanza nelle aree protette regionali e nei territori della rete Natura 2000, la collaborazione con le ASLL per la realizzazione di controlli in materia di polizia veterinaria, il coordinamento con le polizie provinciali nel contrasto del bracconaggio e degli illeciti nei confronti della fauna selvatica. La convenzione per l'esecuzione di attività finalizzate alla salvaguardia di Venezia vede impegnate unità di Carabinieri Forestali nella tutela ambientale e disinquinamento del bacino scolante e laguna di Venezia. 

Un accordo di programma con l'Ente Parco regionale dei Colli Euganei stabilisce la collaborazione nell'attività di vigilanza sull'area protetta regionale. Un protocollo di intesa con l'Ente Parco regionale delta del Po individua le attività di coordinamento della vigilanza su detta area protetta. Con l'Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po è stato sottoscritto un accordo quadro per lo sviluppo di sinergie e scambio informativo per le attività di controllo, vigilanza, monitoraggio e promozione di attività formative.

Per fornire un quadro completo, in grado di rappresentare a livello di sintesi l'impegno in tutti i compiti istituzional affidati alla specialità, l'attività operativa di prevenzione e repressione viene riassunta in cinque macro-arec all'interno delle quali viene altresi ricomprese le violazioni al quadro normativo di riferimento:

1. tutela del territorio, delle aree boscate, della biodiversità;

2. tutela dagli inquinamenti e dalle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti;

3. tutela della fauna selvatica, degli animali d'affezione, da reddito e filiera agroalimentare; e previsione pericolo valanghe,

4. Meteomont, monitoraggio meteonivometrico 5. C.I.T.ES. (Convenzione per il Commercio Internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzior Washington 1973).

Tutela del territorio, delle aree boscate, della biodiversità.

I controlli del territorio hanno interessato il settore dell'abusivismo edilizio, le attività di cava e tutte quelle attività antropiche poste in essere in aree vincolate sotto il profilo paesaggistico (c.d. bellezze naturali), in aree protette (parchi e riserve naturali nazionali e regionali) o su siti caratterizzati dalla presenza di habitat e specie, sia animali che vegetali, di interesse comunitario, di cui alla rete ecologica europea denominata Natura 2000.

Inoltre, particolare attenzione è stata riservata alla sorveglianza delle aree collinari e montane sottoposte a vincolo idrogeologico e forestale, agli impianti di nuove colture, alle utilizzazioni boschive, ai dissodamenti e agli scavi, prestando particolare attenzione ai mutamenti della stabilità dei terreni ed all'eventuale compromissione del regime delle acque, con conseguenti fenomeni di dissesto.

In relazione a tale ultima preziosa risorsa, ai fini di una tutela dal punto di vista quantitativo e qualitativo, sono stati attivati controlli sullo sfruttamento del reticolo idrico, superficiale e sotterraneo, in particolare sugli attingimenti, captazioni e sulle derivazioni.

In questo ambito sono stati complessivamente effettuati 35538 controlli, riscontrati 182 reati, 968 illeciti amministrativi ed elevate sanzioni per 1.281.942,00 €. In relazione alla tematica degli incendi boschivi, risulta inalterato il dispositivo di prevenzione.

La stagione, nel suo complesso, è stata caratterizzata da un numero inferiore di incendi boschivi rispetto al 2022 (27 a fronte dei 72 del 2022). Per quanto concerne l'attività di controllo, sono stati realizzati 349 servizi mirati, preventivi e di rilevamento, riscontrando 27 ipotesi di reato di incendio boschivo (14 di natura colposa), 73 illeciti amministrativi per 6.038.00 € l'importo totale delle sanzioni complessivamente elevate.

E' stata altresi assicurata l'attività di perimetrazione delle aree percorse dal fuoco, rilevazione tecnica che si avvale dei più moderni sistemi di georeferenziazione e restituzione cartografica digitale. I dati raccolti e certificati sono messi a disposizione dei Comuni e della Regione per l'aggiornamento del "catasto incendi", strumento previsto dalla normativa, per apporre la prevista vincolistica d'uso sulle aree percorse dal fuoco (tra cui immodificabilità della destinazione urbanistica preesistente, inedificabilità, divieto di pascolo, di caccia e di raccolta dei prodotti del sottobosco).

2. Tutela dagli inquinamenti e dalle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. Il settore di contrasto alle attività di gestione illecita di rifiuti (abbandono, smaltimento illecito, traffico, discariche abusive e depuratori) e all'inquinamento delle matrici ambientali (aria, acqua, suolo) è stata caratterizzata da controlli sull'utilizzo in agricoltura di ammendanti e fertilizzanti provenienti dal trattamento e dal recupero di rifiuti speciali, anche pericolosi, attività svolte per l'accertamento di sversamenti nel corpo idrico dei reflui provenienti da attività produttive agricole, zootecniche e industriali.

Complessivamente sono stati effettuati 3.229 controlli, riscontrati 130 reati e 363 illeciti amministrativi, ed elevate sanzioni per un totale di 2.197.078,00 €.

3. Tutela della fauna selvatica, degli animali d'affezione, da reddito e filiera agroalimentare. Nell'ambito del settore delle attività a tutela della fauna e del benessere animale, sono stati espletati numerosi controlli e campagne operative aventi per oggetto gli animali d'affezione, da reddito ed i relativi allevamenti.

Non sono mancati significativi contributi da parte di cittadini ed associazioni impegnate nella specifica materia, con segnalazioni che hanno portato ad accertare situazioni non conformi alle modalità di detenzione idonee a garantirne il benessere fisico ed etologico, come previsto dalle normative vigenti. Nel corso del 2023, sono stati eseguiti 6.988 controlli, rilevati 98 reati e 384 illeciti amministrativi, ed elevate sanzioni per un totale 135.640,00 €.

L'attività di controllo in questo specifico settore ha realizzato anche il monitoraggio delle specie selvatiche particolarmente protette (orso e lupo) ed il censimento delle popolazioni di specie particolarmente significative dell'arco alpino (gallo forcello e cedrone, del cervo, del camoscio, dell'aquila reale, della marmotta, del gatto selvatico e degli uccelli nidificanti), rilevamenti che alimentano le banche dati riconosciute anche a livello internazionale ai fini della tutela e salvaguardia della biodiversità.

4. Meteomont, monitoraggio meteonivometrico e previsione pericolo valanghe.

Il servizio Meteomont Carabinieri è il servizio nazionale di monitoraggio del manto nevoso e previsione del pericolo valanghe. In "Veneto e Friuli Venezia Giulia" opera attraverso l'omonimo Centro Settore, incardinato nel Comando Regione, che coordina le attività degli Osservatori meteonivometrici, incaricati della rilevazione quotidiana delle Stazioni meteonivometriche tradizionali (SMT), nonché di Esperti Neve e Valanghe e dei previsori, incaricati di svolgere i Nuclei Itineranti di Rilevamento in alta quota e della redazione del bollettino quotidiano di pericolo valanghe, messo a disposizioni dei soggetti preposti alla gestione del correlato rischio e pubblicato sull'apposito sito, nonché tramite la app. informazioni disponibili per tutto il pubblico dei frequentatori della montagna invernale, utili per la propria sicurezza.

Complessivamente, nel 2023, sono stati effettuati 1.700 rilievi SMT, 313 NuIR, pubblicati 298 Bollettini, svolti 19 opralluoghi in valanghe ed elaborati 39 fascicoli valanghe. I militari offrono altresi collaborazione e supporto con la componente territoriale nell'ambito dei servizi di vigilanza e soccorso sulle piste da sci.

CITES. (Convenzione per il Commercio Internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione, Washington 1973).

Nuclei CITES, che costituiscono una specialità nella specialità Forestale dell'Arma dei Carabinieri, anche nei 12 mesi appena trascorsi sono stati impegnati in tutta la Regione in controlli mirati e nella repressione dei fenomeni di illecita importazione, commercializzazione e detenzione di esemplari di specie di animali e piante gravemente minacciati di estinzione (intese come animali vivi, morti, parti e prodotti derivati).

A ciò si aggiunga l'impegno nel contrasto all' Illegal logging internazionale, ossia ai tagli illegali soprattutto nelle zone interessate da conflitti perduranti, dove appunto il legname, frutto di tagli indiscriminati, può diventare mezzo di finanziamento dei conflitti stessi.

Le verifiche svolte dai Nuclei CITES hanno avuto ad oggetto tutti i settori ove sono maggiormente utilizzati e commercializzati gli esemplari di specie protette, ossia gli allevamenti, le aziende manifatturiere e alimentari, i giardini zoologici, le mostre e le fiere e i mercati, in relazione alle caratteristiche soprattutto economiche e sociali delle singole province.

A ciò si aggiungano le campagne di controllo mirate a settori considerati fortemente a rischio a

livello europeo e internazionale, svolte in ambito Europol e Interpol, come le campagne Reptilia, Ivory e Thunder. 

Nel 2023 i Nuclei CITES dipendenti dal Comando Regione hanno effettuato 548 controlli, accertato 48 reati e 70 illeciti amministrativi, per un importo sanzionato di 247.069, 00 €

L'attività certificativa per re-export/comunitari/flegt/importazioni ha visto rilasciati 4.159 certificati CITES.

PRESENTAZIONE CALENDARIO CITES 2024

Nel settore CITES riveste grande importanza l'attività di divulgazione ambientale e di educazione alla legalità nelle scuole, di ogni ordine e grado, oltre che l'attività svolta con conferenze dedicate alla conservazione della biodiversità e quella di recupero e soccorso di specie esotiche (in particolare rettili e psittacidi vaganti e quindi presumibilmente abbandonati).

Questa vocazione internazionale dell'attività dei Nuclei CITES viene esaltata dal calendario CITES 2024 dell'Arma dei Carabinieri che ci racconta l'Africa, un continente che sappiamo è stato la culla dell'umanità e da sempre fonte preziosa di biodiversità, ricco di habitat ed ecosistemi derivanti dai grandi contrasti rappresentati nei suoi territori che vanno dalle zone aride e desertiche a quella equatoriale delle grandi foreste pluviali, dalla savana al Madagascar. Con la ricchezza in termini di biodiversità di questi territori contrasta spesso anche la povertà a livello economico e ciò porta ad un inevitabile sfruttamento eccessivo delle risorse (il bracconaggio e in generale il prelievo di esemplari per essere destinati al mercato nero) e la distruzione di habitat di valore inestimabile.

Nel calendario troverete a latere delle specie a rischio di estinzione individuate come simbolo delle diverse zone del continente africano, anche le attività di contrasto che i Carabinieri Forestali svolgono sui nostri territori nei confronti degli illeciti ambientali che (seppur accertati nei nostri territori) incidono sulla distruzione di quegli habitar. il bracconaggio (che spesso ha oggetto specie migratorie dirette proprio in Africa), l'inquinamento delle acque. l'importazione di specie di animali e piante prelevate in modo illegale, i tagli illegali causa della deforestazione

globale. Il progetto del Calendario, che rientra fra le attività realizzate nell'ambito della convenzione sull'attuazione della Convenzione di Washington in atto con il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha visto la preziosa collaborazione dell'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato per la stampa e la grafica e del Ministero dell'Economia e delle Finanze, che lo ha inserito nell'ambito degli interventi educativi-divulgativi meritevoli di essere sostenuti. Il calendario CITES 2024 è esplicativo della bellezza dei paesaggi africani e dell'impegno quotidiano dei Nuclei CITES e di tutti i Carabinieri Forestali nella loro Mission di tutela dell'ambiente.

  

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