Carburanti, nel Veneto i prezzi più convenienti
PADOVA. In Veneto la benzina è la meno cara d’Italia. Una buona notizia per i tanti automobilisti che vedono nel prezzo dei carburanti una voce di costo consistente del proprio bilancio familiare. Con un prezzo medio di 1,494 euro al litro per la benzina e di 1,405 per il diesel i prezzi praticati alla pompa dai gestori veneti sono più bassi di quasi 10 centesimi rispetto alle regioni dove i carburanti costano di più. È quanto emerge da uno studio di Staffetta Quotidiana riportato da Confesercenti Padova che sfata il mito secondo il quale le regioni a statuto speciale sarebbero più convenienti delle altre per quanto riguarda i rifornimenti di carburante.
L’altro primato del Veneto è relativo alla presenza di pompe bianche, quelle cioè che esulano dal circuito classico delle grandi compagnie petrolifere. In regione infatti sono 574 i distributori di carburanti che si approvvigionano sul mercato cosiddetto “extrarete”, quasi il doppio dei 353 della Lombardia, seconda regione d’Italia per presenza di pompe bianche. «Rispetto ai gestori che devono acquistare il carburante dalla compagnia con cui hanno un contratto di esclusiva, le pompe bianche hanno due vantaggi consistenti – spiega Mario Rosina della Faib di Confesercenti Padova – pagano di meno il carburante e lo pagano a 30 giorni, riducendo così di fatto il prezzo alla pompa».
La concorrenza che ne deriva incide poi consistentemente sul prezzo finale del carburante in tutta l’area dove insiste il fenomeno delle pompe bianche. E se in Veneto, a differenza di molte altre regioni, le accise regionali sui carburanti non esistono affatto, secondo Faib anche l’automatizzazione più o meno generale dei distributori ha contribuito a ridurre i costi a tutto danno dei gestori. «Un tempo i clienti chiedevano al benzinaio di fiducia un consiglio sulla manutenzione dell’auto o semplicemente un aiuto per fare carburante – continua Rosina – ora questa pratica è scomparsa».
Secondo dati Confesercenti, se è vero che oltre il 70% degli automobilisti guarda al prezzo, è pure vero che una percentuale consistente sarebbe felice di riavere il servizio aggiunto dell’operatore. «In questo senso qualcosa si sta muovendo – conclude il dirigente della Faib Confesercenti di Padova – a dicembre Eni ha firmato un accordo per la presenza di almeno un operatore per ogni punto di distribuzione, ora speriamo che anche le altre grandi compagnie scelgano di fare lo stesso».
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