Clan Maritan, annullati gli arresti per "motivazione carente". Il Riesame bacchetta il Gip

I giudici del Tribunale della Libertà  hanno scarcerato l’ottantenne Lino Maritan e gli altri indagati di estorsione, finiti in cella su disposizione del giudice per le indagini preliminari
Lino Maritan e Matteo Buriollo
Lino Maritan e Matteo Buriollo

SAN DONA'. Ordinanza di arresto annullata per «motivazione gravemente carente». Per questo, i giudici del Tribunale della Libertà - presidente Licia Marino - hanno scarcerato l’ottantenne Lino Maritan e gli altri indagati di estorsione, finiti in cella su disposizione del giudice per le indagini preliminari Luca Marini.

L’inchiesta è quella che vede tutt’ora in carcere Luciano Maritan, che non ha presentato ricorso e che - secondo la pm Elisabetta Spigarelli - con il padre Lino e il gruppo di parenti e amici (Riccardo Bortoletto, Francesco Roberto Filippini, Robertino Gaetani, Pier Luigi Guerrato, Michele Oniciappi) avrebbe messo in atto minacce ed estorsioni, fino a fare fuoco a un furgone, per ottenere da Matteo Buriollo 40 mila euro più 13 mila di interessi.

Soldi che il padre della vittima avrebbe ottenuto da Silvano Maritan (che sta scontando una condanna per omicidio). Tutti gli indagati sono tornati liberi perché la norma - si legge nell’ordinanza del Riesame - impone al gip «una valutazione autonoma» delle esigenze cautelari e dei gravi indizi di colpevolezza. Il giudice deve chiarire “chi ha fatto cosa” e perché debba andare in carcere prima del processo.

Per il Riesame, «il gip non ha effettuato alcun vaglio critico, non spiegando il concreto apporto di ciascuno degli indagati e le condotte che ciascuno avrebbe posto in essere nell’operazione estorsiva e nell’incendio dei furgoni, e tanto meno da dove deriverebbe la gravità del quadro indiziario. Il provvedimento richiama la ricostruzione del pm, ma poi nella parte valutativa dice talmente poco che non è possibile ritenere non solo che vi sia stata un’autonoma valutazione, ma addirittura che non vi sia stata una motivata valutazione». Inoltre, per Lino Maritan non si è tenuto conto che ha quasi ottant’anni. —

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