Coronavirus in Veneto, Zaia bacchetta i runners: "Senza mascherina tra la gente"

Il governatore: "Troppe segnalazioni di podisti  senza protezioni in mezzo alle persone a passeggio". Presto una nuova ordinanza
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - ARGINE AL DEL BASSANELLO
MARIAN - AGENZIA BIANCHI - PADOVA - ARGINE AL DEL BASSANELLO

PADOVA. Sono ancora i runners a tenere banco, anche nella fase 2. La Regione Veneto sta elaborando un'ordinanza dopo una raffica di segnalazioni giunte in merito a un pericoloso abuso sulle libertà concesse fino a questo momento. "I podisti possono correre senza mascherina ma non in mezzo alla gente a passeggio" ha detto il governatore Luca Zaia.

"Il buon senso dovrebbe suggerire da solo questo comportamento ma siccome non è così, allora stiamo preparando un nuovo documento. La mascherina è obbligatoria, si può togliere solo se si fa attività sportiva in luoghi isolati". Numerose segnalazioni sarebbero giunte dalle calli di Venezia, dove evidentemente i runners sfrecciano non curanti senza protezioni.

E' l'unico segnale negativo in una situazione che procede con il progressivo miglioramento. Un dato su tutti: 75 soli positivi su 9 mila tamponi effettuati. E su questo Zaia fa leva nuovamente per ottenere aperture anticipate rispetto alla data del 1 giugno prospettata dal Governo. "Noi portiamo avanti la proposta aprire tutto, è difficile pensare che sia una salvaguardia tenere chiuso quel poco che resta. Che il capro espiatorio di questa partita sia la parrucchiera o il barbiere mi pare assurdo. Spero si dia alle Regioni la facoltà di decidere le aperture: noi siamo disponibili ad aprire tutto subito".

Zaia chiede al Governo l'autonomia per decidere la data dell'apertura totale. L'11 maggio? Il 18? Qualunque ma non il 1 giugno, considerata dal governatore del Veneto una proposta irricevibile. 

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