Coronavirus, la svolta dei campeggi: aperti ai giornalieri, cibo delivery in piazzola e servizio medico h24

Le nuove strategie per il turismo di prossimità senza pernottamenti: così le 30 strutture del litorale veneziano si preparano a ripartire. L’incognita del distanziamento minimo in spiaggia e nelle piscine

CAVALLINO. Ombrelloni sull’arenile distanziati di 5 metri con gelati e snack consegnati sulla sdraio dal personale dei chioschi, mini alloggi futuristici, villini, bungalow e piazzole extra large immersi nella pineta con servizi “a domicilio” di consegna di pranzo e cena, servizi sanitari utilizzati in semi esclusiva, ma soprattutto una task force logistico sanitaria dedicata all’emergenza Covid-19 interna alle strutture ricettive, alcune con medico a disposizione 24 ore su 24.

Da un punto di vista dell’offerta per l’estate 2020 ne escono piuttosto bene non solo i 30 camping che con circa 65.000 posti letto a Cavallino-Treporti danno lavoro a circa 2.400 lavoratori stagionali e annuali. Oltre alle strutture della località balneare leader europea con ben 9 camping di alta qualità “Superplatz” premiati a gennaio dalla guida turistica dell’Adac tedesca, vi sono altri 42 camping nel Veneziano che totalizzano in provincia ben 129.659 posti letto.

Da Caorle a Bibione, passando per Eraclea, Jesolo fino a Chioggia, le strutture all’aria aperta scalpitano per aprire almeno da giugno al turismo nazionale, sperando in una apertura delle frontiere internazionali nei mesi più avanzati della stagionalità che permetterebbero di salvare almeno il 40-50% della stagione considerata la fidelizzazione storica degli ospiti del Nord Europa.

Poi c’è anche chi scommette sul turismo di prossimità come il camping Union lido di Cavallino-Treporti che ha aperto i battenti dal 7 maggio ai soggiorni previsti dal decreto governativo e propone per questa stagione la formula Day Camp.

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«Proponiamo l’iniziativa “Day Camp” al turismo pendolare di prossimità che arriva da Venezia, Padova, Vicenza, Treviso e Pordenone» spiega Alessandro Sgaravatti, amministratore delegato del primo 5 stelle d’Italia, Union Lido, una struttura ricettiva che, spaziando dalle piazzole all’hotellerie, ha una capienza massima di 13 mila turisti e dà lavoro a 550 dipendenti e circa 1000 fornitori, «una sorta di esperienza in camping giornaliera senza obbligo di pernottamento che permetterà anche a chi non sarebbe mai entrato nella nostra struttura di provare Union Lido e la sua offerta di alta qualità. Costerà circa 50-60 euro a famiglia, permettendo di affittare una piazzola, accedere alla spiaggia, al nostro parco acquatico e di vivere tutta una serie di esperienze di intrattenimento».

Da settimane i campeggi del litorale veneziano stanno registrando continue telefonate e richieste di informazioni dai turisti esteri su come potrà essere organizzata la loro vacanza. Anche dall’Austria e della Germania, gli ospiti sperano ancora di poter trascorrere la vacanza nei mesi più inoltrati che per loro sono ancora appetibili per le temperature. Soprattutto se da metà giugno scatterà la revoca del blocco degli espatri che potrebbe portare alla creazione di corridoi turistici previsti dall’Unione europea. Preoccupazione invece per dettagli della normativa che eviterà gli assembramenti con le prescrizioni Inail sul fronte delle piscine, di cui sono dotati molti camping che per le misure di contenimento potrebbero venire penalizzate.

«La sfida della stagione balneare 2020», ha chiarito Francesco Berton, presidente di Assocamping «sarà quella di farci apprezzare nel mercato italiano». —

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