Covid, individuate due nuove sottovarianti di Omicron in Veneto

La variante Omicron è l’unica in circolazione nella nostra regione

Mosé Favarato, direttore del laboratorio di Citogenetica dell’ospedale dell'Angelo di Mestre
Mosé Favarato, direttore del laboratorio di Citogenetica dell’ospedale dell'Angelo di Mestre

VENEZIA. In Veneto fanno capolino due nuove varianti del Covid. O meglio, non due nuove mutazioni tout-court, ma ricombinazioni delle sottovarianti di Omicron, che già conosciamo.

Sono state individuate a maggio nelle province di Venezia e di Padova, rispettivamente dal laboratorio di genetica, citogenetica e diagnostica molecolare dell’ospedale dell’Angelo di Mestre e dei laboratori dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie.

Si tratta di due virus con caratteristiche genetiche differenti. Nello specifico, l’analisi della sequenza genetica ha rivelato che il virus della provincia di Venezia è simile ai ricombinanti BA.1.1\BA.2, denominati XM, identificati in Germania, Danimarca, Croazia, Paesi Bassi, Austria, Portogallo, Inghilterra e Scozia. Ma si differenzia da questi per alcune mutazioni caratteristiche. Si tratta della prima identificazione simile in Veneto.

La proteina Spike di questo ricombinante possiede la sequenza tipica del lineage BA.2, ma si distingue da questo per l’assenza di una mutazione peculiare di BA.2 e per l’acquisizione della mutazione S:G446V presente in soli altri 59 virus al mondo, nessuno dei quali in Italia.

La secondo virus, combinazione delle sottomutazioni BA.1\BA.2, è stato identificato invece nella provincia di Padova. Anche in questo caso, si tratta di una ricombinazione di virus che non ha casi simili a nessun altro virus già identificato in Veneto. Ma ulteriori approfondimenti genetici sono in corso.

In ogni caso, rimane il virus Omicron l’unico in circolazione nella nostra regione. Del totale dei campioni analizzati nelle ultime rilevazioni, dai due laboratori veneti, il 100% era riferito a questo ceppo.

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