Crac delle banche venete il rebus del “misselling” nel decreto del governo

09/02/2019 Vicenza, Centro Sport Palladio, Assemblea Risparmiatori Banche Venete; nella foto Luca Zaia, Matteo Salvini, Luigi Di Maio, Gianluigi Paragone
09/02/2019 Vicenza, Centro Sport Palladio, Assemblea Risparmiatori Banche Venete; nella foto Luca Zaia, Matteo Salvini, Luigi Di Maio, Gianluigi Paragone

VENEZIA. Le associazioni dei risparmiatori, giovedì a Roma, hanno ricevuto dalle mani dei sottosegretari Alessio Villarosa e Massimo Bitonci la bozza del primo dei due decreti per dare l’avvio al Fondo indennizzi risparmiatori. Negli ultimi giorni si sono confrontati con tecnici e professionisti per produrre le modifiche che entro oggi alle 18 invieranno al ministero. Poi il governo ha promesso la presentazione del decreto attuativo.

«Il decreto attuativo del fondo non riesce a superare la criticità del misselling – attacca Patrizio Miatello, a nome della Federazione Associazioni Tutela del Risparmio Tradito -. Il concetto di truffa oggettiva di massa, sconosciuto al diritto dei mercati finanziari e di nuovo conio, creerà difficoltà applicative. Inoltre il 30% di indennizzo non è più considerato a titolo d'acconto, ma è divenuto definitivo, escludendo così qualsivoglia forma di ulteriore indennizzo, come ad esempio la rivalutazione monetaria e gli interessi legali. Praticamente – conclude Miatello – i vecchi soci prenderanno dal nulla all'elemosina».

A preoccupare la federazione (costituita da Adusbef Veneto, Casa Del Consumatori, Per Veneto Banca, Movimento risparmiatori traditi, Unione Nazionale Consumatori, Consumatori Attivi, Ezzelino III da Onara) è poi le produzione documentale da parte dei soci, ad esempio relativamente agli ordini di acquisto «perché non tutti, anzi pochissimi, ne hanno disponibilità». E propongono così alcune modifiche: per quanto riguardo i casi di difficile produzione documentale di far acquisire d'ufficio i documenti dal fondo interbancario.

Franco Conte, presidente veneto del Codacons con il Comitato Quota 100% Ristoro, ha già risposto a Villarosa, chiedendo di «applicare all'importo del prezzo di carico la rivalutazione monetaria (costo vita) e degli interessi legali in quanto dovuti (come previsto nella l. 205/17), precisare la natura risarcitoria dell'indennizzo (compreso gli eredi) in quanto danno patrimoniale e quindi non soggetto ritenuta fiscale; riconoscere il trattamento di obbligazionisti che hanno visto convertire le proprie obbligazioni su iniziative della banca (emissioni del 2013/2014)».

Conte chiede poi di specificare una corsia preferenziale per l'età avanzata e per chi ha stati di grave infermità o invalidità e avviare subito il tavolo per il secondo tempo per il ristoro al 100% del danno ingiusto. Contattato il Coordinamento Associazioni Soci Banche Popolari Venete "Don Enrico Torta" preferisce rimandare ai prossimi giorni un commento sulle modifiche inviate al ministero. —

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