Dal Ponte Morandi a Vaia tutti i teatri di intervento

PADOVA. Sono tre gli ambiti di responsabilità del Comando Forze Operative Nord nell’ambito dell’Esercito Italiano, quello operativo, quello territoriale e quello infrastrutturale dove la competenza si allarga fino all’Abruzzo. L’area di responsabilità operativa vede, oltre all’attività di bonifica degli ordigni bellici, anche la gestione dell’operazione Strade Sicure e l’intervento in caso di pubbliche calamità e di pubblica utilità. Per quest’ultime, sempre attraverso quattro reggimenti del Genio, la principale azione consiste nella realizzazione dei cosiddetti ponti Bailey per il tramite delle 37 prefetture oppure direttamente. Dalla centrale operativa della caserma in Prato della Valle vengono gestite le attività dell’operazione Strade Sicure che consistono nella vigilanza degli obiettivi sensibili sul fronte del terrorismo: sono gli uomini che a bordo di un mezzo mobile presidiano l’accesso alle aree ritenute più a rischio. Nelle attività di Protezione civile, il Comfopnord ha operato anche fuori dalla sua area geografica di competenza ad esempio in occasione dell’alluvione a Genova e a Cuneo nel 2015-16, nell’alluvione di Livorno del 2017, nell’emergenza del crollo del Ponte Morandi a Genova. Tra le azioni invece nel territorio di competenza vanno ricordate l’emergenza per l’esondazione del fiume Reno a Castel Maggiore nel febbraio 2019 e l’emergenza Vaia in provincia di Belluno.

Un evento, quest’ultimo, dove il Comfornord era attivo già il giorno prima che la tempesta abbattesse migliaia di alberi in un territorio vastissimo e impervio come quello montano: «Eravamo già in allarme per un preoccupante innalzamento del livello di Piave e Tagliamento» ricorda il generale Amedeo Sperotto «quando è arrivata la segnalazione di Vaia. In tempo reale siamo riusciti a “convertirci” da una emergenza di tipo alluvionale ad una molto particolare, dove era prioritario innanzitutto liberare le strade dagli alberi con le motoseghe e ristabilire i contatti radio per le telecomunicazioni. In questo è stato fondamentale sapere ad esempio su quanti mezzi immediatamente operativi potevamo contare, grazie ad un database costantemente aggiornato».

Il Comfornord è il primo ad entrare in azione in caso di emergenza: «Siamo noi infatti a gestire il flusso di coloro che prestano soccorso, il che vuol dire offrire loro luoghi di rifugio e di ristoro, ma anche gestirne i movimenti per evitare che le diverse realtà si intralcino tra loro».

Altra attività è la demolizione delle opere abusive: «Un compito che però impegna maggiormente il Comando Forze Sud» conclude il comandante «che a sua volta registra un numero decisamente minore di interventi di bonifica bellica». — D.N.

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