Delusione d'amore, radiologa si uccide a 30 anni
Leonora Martino, medico specializzando in Radiologia, è stata trovata morta nella sua casa di galleria Tito Livio: si era impiccata probabilmente per una delusione d'amore. La ragazza non ha lasciato nessun biglietto di spiegazione del tragico gesto

L'abitazione di galleria Tito Livio
PADOVA. Doveva partecipare ad una cena con amici. Doveva portare il suo sorriso smagliante, lo stesso che si vede nella foto che aveva scelto come profilo in Facebook. Lo stesso sorriso che era venuto meno dopo una delusione sentimentale, e che l'altra sera si è spento per sempre, nella maniera più tragica.
Si è tolta la vita con le proprie mani Leonora Martino, 30 anni il prossimo ottobre, specializzanda in Radiologia all'Università di Padova. Gli amici l'hanno trovata priva di vita mercoledì sera, nella propria abitazione in Galleria Tito Livio 7.
IL TRAGICO GESTO.
L'altra sera la trentenne trevigiana di Orsago, ma da tempo residente a Padova per motivi di studio e lavoro, era stata invitata ad una cena in casa di amici. La ragazza, tuttavia, non s'è presentata all'appuntamento.
Al termine della cena i compagni hanno quindi deciso di fare tappa nell'appartamento della Martino, preoccupati, per sincerarsi delle sue condizioni. Con un mazzo di chiavi che un amico aveva a disposizione, il gruppo è riuscito ad entrare nell'appartamento della giovane trevigiana. Era da poco passata la mezzanotte.
La scena che si è parata davanti ai loro occhi era drammatica: Leonora aveva deciso di impiccarsi ad un gancio della serranda di una finestra, in cucina. Come cappio ha utilizzato del nastro in nylon. L'arrivo dei soccorsi è stato inutile: i sanitari hanno solamente potuto accertare l'avvenuto decesso. Non è ancora chiaro da quanto tempo Leonora fosse morta.
LE MOTIVAZIONI.
La dottoressa non ha lasciato né lettere né biglietti. Nessuna riga che potesse spiegare il suo terribile gesto. I carabinieri hanno recuperato solo un pc portatile, che ovviamente ora è al vaglio dell'Arma. Gli stessi amici avevano visto la giovane dottoressa, per l'ultima volta, il 31 agosto. Sapevano che la donna stava attraversando un momento difficile, ma mai avrebbero pensato ad un simile epilogo.
Pare tuttavia che alla base del suicidio possa celarsi una delusione sentimentale. La trentenne era infatti reduce da un rapporto d'amore con un altro specializzando: la fine prematura di questo legame aveva reso inquieta la donna, che negli ultimi tempi era caduta anche in una forte depressione.
Neppure il profilo di Facebook della ragazza, nella quale Leonora parla delle proprie passioni per Queen, U2, Metallica ed Elio e le Storie Tese, lancia alcun segnale di malessere. In uno degli ultimi post, anzi, aveva raccontato della sua felice vacanza in Irlanda. Il pubblico ministero Federica Baccaglini ha avviato un accertamento per andare a fondo sul caso. E' stato disposto comunque solo l'esame esterno della salma.
LA CARRIERA UNIVERSITARIA.
Leonora Martino, nativa di Pordenone (la famiglia è però calabrese) ma vissuta nel Trevigiano ad Orsago, si era laureata in Medicina e Chirurgia a Padova nel 2006, con una tesi seguita dal professor Giampietro Feltrin.
Frequentava lo Scuola di Radiodiagnostica e Terapie Speciali di Padova, alla quale si era iscritta nell'agosto del 2007. L'anno scorso ha pure partecipato a un corso specialistico di formazione in radiologia muscolo-scheletrica presso l'Armed Forces Institute of Pathology di Washington, e ha contribuito più volte come relatrice a diversi congressi e master di radiologia generale. La notizia della scomparsa della Martino ha fatto presto il giro dei reparti e degli uffici in cui lavorava, gettando colleghi e superiori nel più profondo sconforto. La ragazza viveva stabilmente a Padova, sola, in un appartamento in Galleria Tito Livio nel cuore cittadino, tra le centralissime via Roma e Riviera Tito Livio.
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