Don Ciotti a Campolongo: «Più facile stroncare le nuove mafie». E appare anche Sorgato

Il sacerdote fondatore di “Libera” ha celebrato la messa in ricordo di Cristina Pavesi, la giovane di Conegliano uccisa nell’assalto al treno portavalori organizzato da Felice Maniero. L’ex luogotenente di “Felicetto” presente alla cerimonia dopo aver cambiato vita

Alessandro Abbadir
Gilberto Sorgato e don Luigi Ciotti alla messa per Cristina Pavesi
Gilberto Sorgato e don Luigi Ciotti alla messa per Cristina Pavesi

CAMPOLONGO. «La mafie si rigenerano come stavolta nel caso della ricostituzione della mafia del Brenta a Campolongo, ma ora per smantellare queste reti della criminalità le istituzioni e le forze dell’ordine ci mettono molto meno tempo». A dirlo domenica mattina a Campolongo è stato don Luigi Ciotti di Libera, arrivato per celebrare la messa per il 31 esimo anniversario della morte di Cristina Pavesi la studentessa di Conegliano di appena 22 anni uccisa il 13 dicembre del 1990 a Barbariga di Vigonza a causa nell’assalto della banda Maniero ad un treno portavalori.

Durante la messa è arrivata la proposta e l’appello di Don Ciotti all’università di Padova di conferire la laurea ad honorem a Cristina Pavesi visto che purtroppo la sua vita era stata spezzata prima del conseguimento.

«Cristina – ha detto Don Ciotti- stava tornando da Padova dove si era incontrata con il professore per accordarsi sulla tesi di laurea. Sarebbe importante che l’Università di Padova gliela conferisse. Era una giovane che amava lo studio e l’arte. La memoria di Cristina è viva. Cristina è qui con noi».

Alla fine della messa Gilberto Sorgato ex membro della banda Maniero che ora ha completamente cambiato vita, è andato a salutare Don Ciotti e la zia di Cristina, Michela. Zia che è cittadina onoraria di Campolongo e che da anni si batte per la cultura della legalità e perché la memoria di quanto successo non si perda mai. 

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