Don Romano, il prete innamorato: "Ora non celebro più la messa"
Don Romano Frigo è tornato nella casa paterna nell'Altopiano di Asiago, dopo alcuni giorni di ritiro in una comunità. "Cerco la serenità" spiega. Parroco da 11 anni di Cervarese Santa Croce, si è innamorato di una parrocchiana di vent'anni più giovane di lui. E ha deciso di sospendersi dall'attività pastorale

Don Romano Frigo
CERVARESE SANTA CROCE.
Dopo due giorni trascorsi sulle rive del lago di Lecco ospite di una comunità di religiosi a riflettere sul presente, ma soprattutto su quello che sarà il suo futuro, don Romano Frigo ieri è tornato a Canove di Roana. E' rientrato nella casa paterna sull'Altopiano di Asiago con la mamma Paola. L'ex parroco di Cervarese, innamorato di una parrocchiana di vent'anni più giovane, nella quiete dei monti cerca di ritrovare la serenità dopo la dolorosa decisione di chiedere al vescovo Antonio Mattiazzo un periodo sabbatico e di lasciare la parrocchia dove per undici anni aveva lavorato con grande impegno.
«Cerco di rilassarmi, in queste ore prego tanto il Signore che mi aiuti a ritrovare la serenità. Non ho ancora deciso cosa fare, se continuare nel ministero sacerdotale o mettere su famiglia. E' trascorso troppo poco tempo per essere in grado di prendere decisioni così importanti», afferma un don Romano che di parlare ha pochissima voglia.
In questi giorni dolorosi ha ricevuto qualche telefonata di solidarietà da parte dei colleghi preti?
In Diocesi ho tanti amici che comprendono il mio stato d'animo, il momento particolare che sto attraversando e mi sono vicini
Cosa la disturba di più in questi giorni?
Il clamore mediatico che sta creando questa vicenda, nonostante la mia sincerità. Andando dal Vescovo a raccontare la situazione che stavo vivendo in parrocchia credo di essermi comportato con senso di responsabilità. Non ho accettato, come mi era stato proposto, incarichi in altre parrocchie per non prendere in giro prima di tutto me stesso e poi i fedeli. Sono pressato da continue telefonate di giornalisti che vogliono a tutti i costi sapere. Avrò pure il diritto di vivere un momento di pace per potermi riprendere...
Nel suo libro «Ora ed pedala» considera la bicicletta come uno strumento di riflessione. La sta usando in questi giorni?
Finora non ne ho avuto il tempo. L'ho portata con me a Canove, appena possibile mi rimetterò in sella.
Il fratello Riccardo gestisce sull'Altopiano di Asiago, in via Gaiga a Canove, la «Frigo Tetti», una delle aziende leader nella costruzione di coperture in legno per case di montagna. Riccardo ha dichiarato che quando sarebbe tornato a casa lo avrebbe portato a lavorare con lui. A far «coverti»... «Sono vent'anni che me lo dice scherzando. Lo sa che quello non è il lavoro che voglio fare».
In questi giorni sta celebrando messa?
No. Sto rispettando alla lettera la mia posizione di prete che si è preso un periodo sabbatico per meditare sul suo futuro.
A Cervarese, intanto, sono iniziati i preparativi per l'ingresso del nuovo parroco, previsto per il pomeriggio di domenica 3 ottobre. Al contrario di Monterosso, dove i parrocchiani tre anni fa hanno fatto le barricate contro il Vescovo per mantenere don Sante, la comunità di Cervarese, seppure scossa da quanto accaduto, apprezza il gesto di lealtà del parroco innamorato. Nel giornale on-line della parrocchia una parrocchiana scrive: «Un grosso grazie al nostro don per come ha istruito i nostri figli. Un grazie anche a mamma Paola per tutto il tempo che ha donato a tutti noi. Per ultimo chiedo gentilmente ai giornalisti e a chi continua a mormorare, di fare silenzio. Non è con il rumore che si risolvono le cose ma con la preghiera».
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