Duemila persone in piazza per l’indipendenza veneta

A Bassano sfila anche il governatore leghista Luca Zaia: «In Consiglio riproveremo il referendum»
manifestazione indipendenza veneto
manifestazione indipendenza veneto

BASSANO. Bassano capitale per un giorno del movimento per l’indipendenza del Veneto. Ieri la città si è tinta dei colori della bandiera della Serenissima, con circa duemila persone da tutta la Regione per partecipare alla grande manifestazione a favore del referendum per l’indipendenza. Un evento promosso dal comitato “Il Veneto decida” che ha trovato casa a Bassano perché, come ha spiegato il presidente di “Radixe Venete”, Alberto Montagner, «alcune grandi città, come Vicenza e Padova, si sono rifiutate di ospitare l’iniziativa».

A due mesi dalla bocciatura della proposta di referendum in Consiglio regionale, il popolo veneto è quindi sceso in piazza per una forte azione dimostrativa. Non è mancato il governatore Luca Zaia che ha promesso che la partita del referendum tornerà in aula. Prima di lui, sul palco è salito Alessio Morosin, leader del movimento Indipendenza Veneta. «Questo è un giorno che rimarrà nella storia - ha detto -. È la prima volta che i veneti, con a capo il loro presidente scendono in piazza. Ma è l’ultima volta che lo faremo come cittadini appartenenti a una Regione». Un’ovazione ha accolto il saluto di Stefano Valdegamberi, il consigliere regionale di Futuro Popolare che per primo ha presentato la proposta di referendum al Consiglio.

A chiudere gli interventi è stata l’europarlamentare leghista Mara Bizzotto. «Ora la palla passa al Consiglio Regionale: non approvare l’indizione del referendum sarebbe una colpa grave e uno schiaffo inaccettabile per i 147 Comuni e le 4 Province che, ad oggi, hanno approvato ufficialmente la richiesta di referendum».

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova