E’ morto Francesco Furlanello, uno dei padri della cardiologia moderna

Avrebbe compiuto 94 anni il 24 gennaio. Era malato da tempo. Furlanello è considerato uno dei padri della cardiologia moderna non solo in Italia ma nel mondo: era uno dei massimi esperti a livello internazionale in cardioaritmologia clinica e sportiva

Sandro Bolognini

È morto Francesco Furlanello, luminare della cardiologia. Avrebbe compiuto 94 anni il 24 gennaio. Lavorò come primario anche a Motta di Livenza dal 1967 al 1973. Fu il fondatore del reparto di cardiologia dell'ospedale Santa Chiara di Trento

Si è spento nella notte, a casa sua, il professor Francesco Furlanello. Nato a Minerbe, in provincia di Verona, ma trentino d'adozione, avrebbe compiuto 94 anni il 24 gennaio. Era malato da tempo. Furlanello è considerato uno dei padri della cardiologia moderna non solo in Italia ma nel mondo: era uno dei massimi esperti a livello internazionale in cardioaritmologia clinica e sportiva.

Fu lui a fondare, e a dirigere fino al 1996, il reparto di cardiologia dell'ospedale Santa Chiara di Trento. Tra gli altri incarichi, fu anche consulente cardiologo ai mondiali di calcio di Italia ‘90 e e del Coni per la valutazione dell’idoneità agonistica di atleti con patologie cardiache.

Lui era considerato uno dei massimi esperti a livello internazionale in cardioaritmologia clinica e sportiva. Carattere forte, un po’ sanguigno, volitivo: ascolta, ma decide lui. Ai campionati di calcio di Italia ’90 spedì a casa due giocatori con problemi al cuore. E fu lui a curare i due campioni.

È nato a Minerbe di Verona nel 1929, ma è trentino di adozione. Un predestinato della medicina. Laurea in medicina e chirurgia con il massimo dei voti. Specialità in cardiologia e medicina interna, libera docenza in semiotica medica presso l’Università di Padova e docente dal 1965 al 1994 presso le Scuole di specialità in cardiologia dell’Università di Padova e Verona. Dal 1967 al 1973 primario presso l’ospedale di Motta di Livenza.

Poi il richiamo del Trentino: fino al 1996 primario e fondatore della divisione di cardiologia e del Centro aritmologico dell’Ospedale S. Chiara di Trento. Dal 1996 fino al 2000 consulente del Centro di aritmologia clinica ed elettrofisiologia del San Raffaele di Milano e del policlinico San Donato di Roma. Fondatore, e per 10 anni presidente, del Gruppo italiano delle aritmie e della Società italiana di cardiologia dello sport.

I suoi saggi scientifici hanno trovato spazio sulle principali riviste internazionali specializzate. Relatore ai congressi in tutti i continenti, per molti anni ha organizzato a Marileva il convegno internazionale dei cardiologi.

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