In dialisi a 96 anni: il record di Luigina, che da 15 convive con il rene artificiale

La donna è seguita dall’équipe di Emodialisi dell’Ospedale Sant’Antonio di Padova che segue quasi un centinaio di pazienti anziani con malattia renale cronica e terapia conservativa long term

Simonetta Zanetti
Luigina con i figli e due medici dopo la dialisi
Luigina con i figli e due medici dopo la dialisi

Luigina ha 96 anni e ha appena “festeggiato” con tanto di pasticcini i quindici anni in dialisi: un record il suo. L’anziana è autosufficiente e gode di buona salute e conferma che l'utilizzo di un rene artificiale, che serve a filtrare il sangue e a riportarlo in circolo purificato, è un trattamento efficace non solo per prolungare la vita, ma anche per assicurare una buona qualità del tempo.

La donna è seguita dai professionisti della UOS Emodialisi dell'Ospedale Sant'Antonio di Padova che è diretta dal dottor Giuseppe Scaparrotta. Sono attualmente 93 i pazienti anziani e grandi anziani con malattia renale cronica presi in carico dalla UOC Nefrologia per terapia conservativa long term.

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Le sedi dell'attività sono tre: all'Ospedale Sant'Antonio con 28 posti letto ad alta assistenza per tutte le tipologie di trattamento emodialitico, al Giustinianeo con 12 posti letto a media assistenza, al complesso socio sanitario dell'Ospedale ai Colli con 6 posti letto per trattamenti di emodialisi ad intermittenza, per visite nefrologiche e per terapie educazionali.

La UOS ha erogato lo scorso anno 40.500 prestazioni. Di queste, 26.500 sono prestazioni dialitiche.

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