Esami di guida: 100% dei trevigiani promossi

Dal ministero emergono dati sorprendenti, ora le associazioni delle autoscuole chiedono chiarimenti
Di Ugo Dinello

MESTRE. Padovani gran dottori, veronesi grandi attori e trevigiani gran guidatori. I dati ufficiali del ministero dei Trasporti per il 2012 assegnano l’alloro agli aspiranti patentati della Marca che staccando nettamente tutti i loro colleghi del Veneto. La prova è nel documento «Esiti esami 2012» e da un particolare: più si sale di categoria, cioè più l’esame diventa selettivo, più in provincia di Treviso si raggiunge la perfezione, con un 100% di promossi che la dice lunga. Non basta: a Treviso si presentano più candidati che nelle altre province venete. La legge infatti consente a chiunque di affrontare la prova dove più gli aggrada all’interno della regione d’appartenenza. Così, nonostante quella di Treviso abbia meno abitanti di Padova, agli esami di guida per la difficile patente di categoria C (necessaria per i camion), a Treviso si sono presentati 460 candidati, a Padova solo 211, meno della metà, a Verona, la provincia con il maggior numero di aziende di trasporto su gomma, in 244. E chi ha scelto Treviso ha fatto bingo. L’aria di Marca deve migliorare i riflessi se nel corso di un intero anno sono stati giudicati tutti e 460 idonei alla guida di camion e tir. Insomma: nemmeno uno che si sia dimenticato di mettere la freccia, di spostare lo specchietto quando sale l’esaminatore, di guardare dietro prima di aprire la portiera. Tutti perfetti. Al loro confronto i 35 respinti a Verona devono inchinarsi. Idem per la patente di categoria D, cioè quella che abilita alla guida dei pullman, tra le più selettive. Così, sfogliando i dati del ministero, si scopre che nel 2012 a Padova si sono presentati agli esami in 30 e a Treviso in 60, il doppio spaccato. E indovinate quanti sono stati respinti alla prova di guida? Nessuno. Il 100% di promossi. Un po’ più “normale” l’esito della prova per le patenti BE, CE e DE, quella cioè che abilita alla guida di mezzi con rimorchio. Anche in questo caso nella Marca si è registrato un po’ di “affollamento”. I candidati a Treviso erano 463, a Padova 184 e a Verona 249. Ebbene a Treviso c’è stato addirittura un respinto, un disastro che ha fatto precipitare la percentuale di idonei al 99,79%... Poca cosa in confronto ai 10 respinti di Padova o ai 21 bocciati di Verona, ma quell’unico trevigiano si chiederà quale ingiustizia divina l’abbia colpito di fronte a tutti i suoi colleghi ammessi a ranghi serrati. I risultati sono nero su bianco e testimoniano senza dubbio la bravura dei candidati e preparatori. Ma ora qualcuno chiede di vederci chiaro. «Cento per cento di promossi in un anno?», sgrana gli occhi Francesco Bonanno, coordinatore veneto delle autoscuole aderenti alla Confarca e titolare di autoscuola a Verona «ma cosa sta succedendo? Come esco di qui corro a chiedere una riunione con le autorità regionali. Vorrei che qualcuno mi spiegasse». Il direttore della Motorizzazione civile di Treviso, l’ingegnere Antonio De Fazio è disponibile al confronto ma chiede collaborazione: «Può capitare, basta farlo notare e si chiede ai commissari di essere di manica un po’ più stretta. Ma chiedo che tutti facciano la loro parte: perché non me l’hanno fatto notare prima? Qui la porta è sempre aperta, bastava parlarne». Vittorino Paggiaro, padovano, coordinatore triveneto dell’altra organizzazione di autoscuole, l’Unasca, qualcosa deve avere subdorato: «Vede, a noi non danno questi dati ma abbiamo notato una trasmigrazione di candidati verso Treviso da tutto il Veneto. Ora, certamente, saranno tutti bravissimi, ma un cento per cento di promossi può capitare in una sessione. Qui stiamo parlando di 12 mesi».

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