EssilorLuxottica, doppia svolta su assemblea e dividendo
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Giornata di grandi decisioni per EssilorLuxottica. La crisi economica che si sta aprendo in seguito allo scoppio della pandemia di coronavirus ha spinto il cda, che ha deciso di rinviare l’assemblea di bilancio dal 15 maggio al 25 giugno e di tenerla a porte chiuse, a disporre la sospensione del pagamento del dividendo. A questo proposito va precisato che non si tratta di una decisione legata ai conti aziendali, considerato che il 2019 si è chiuso con ricavi in aumento del 7,4% a 17,39 miliardi di euro (+4,4% sul 2018 a cambi costanti) e con un utile netto attribuibile agli azionisti della capogruppo adjusted (quindi al netto delle componenti straordinarie) pari a 1,938 miliardi di euro, in aumento del 9,2% rispetto all'anno precedente (+4,8% a cambi costanti).
La sensazione è piuttosto quella che la società abbia deciso di aspettare per capire quale sarà il reale impatto economico della paralisi che sta interessando i consumi in buona parte del mondo, considerato che si tratta di un gruppo ampiamente internazionalizzato. Dietro la decisione vi potrebbe anche essere in parte la decisione di non distribuire denaro nel momento in cui la liquidità si appresta a vivere una stagione difficile. Proprio questa ragione ha spinto nei giorni scorsi la Banca centrale europea a raccomandare alle banche dell’Eurozona di sospendere la corresponsione dei dividendi almeno fino a ottobre. E proprio ieri Unicredit ha risposto a questa sollecitazione affermando che le cedole sono congelate, ma le Fondazioni azioniste potranno accedere a finanziamenti agevolati del medesimo importo, dato il ruolo di supporto ai territori che questi enti svolgono. Anche Banca Generali ha sospeso la distribuzione dei dividendi, sottolineando al contempo che è pronta a farlo appena si saranno calmate le acque, dato che può contare su un’elevata solidità patrimoniale.
Tornando a EssilorLuxottica, sempre ieri il colosso italo-francese ha annuncia l’uscita di Laurent Vacherot, ad di Essilor, che sarà sostituito dal suo vice Paul du Saillant. Quest’ultimo dunque entra nel cda della holding, affiancando Francesco Milleri nel ruolo di esecutivo delegato sotto il presidente Leonardo Del Vecchio e il vicepresidente Hubert Sagnières, del quale Vacherot è sempre stato considerato il braccio destro. Vacherot lascia a seguito dello scandalo che ha coinvolto uno stabilimento in Thailandia provocando un buco per 274 milioni di dollari, poi ridotti a 194 milioni grazie all’aiuto delle banche che hanno bloccato pagamenti già stati effettuati. Prima di Vacherot, si era dimessa Hilary Halper, la direttrice finanziaria di parte francese di EssilorLuxottica. —
Luigi dell’Olio
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