Famiglia allargata e unita, ma solo per motivi di soldi

Da 12 anni la sorella Noretta è separata dal marito I rapporti restano buoni proprio per volere del boss
Di Carlo Mion

VENEZIA. Negli ultimi vent’anni i soldi sporchi di Maniero sono stati il collante per tenere insieme la famiglia dell’ex boss della Mala del Brenta. Prima e anche dopo la separazione della sorella Noretta dal marito riciclatore Riccardo Di Cicco che ha continuato a frequentare, assiduamente, la prima moglie anche quando si era rifatto una vita e avuto un figlio con Morena Galasso. Ne sono convinti gli inquirenti della Guardia di Finanza che ora stanno indagando sul tesoro di Maniero.

Amiche con un uomo in comune. Noretta si separa dal marito dentista Riccardo, 12 anni fa dopo aver avuto due figli dalla sorella di Maniero. Le due donne si conoscono da tempo. Riccardo mantiene rapporti molto affettuosi con Noretta e la sua famiglia. Per gli investigatori a imporre questa pax familiare è Maniero che non vuole troppo rumore attorno alla famiglia, anche perché separazioni burrascose portano sempre dai giudici. Del resto, stando alle dichiarazioni di Felice Maniero e alle indagini della Guardia di Finanza, la sua fortuna che apparentemente deriva dall’attività di dentista, in realtà è frutto del riciclaggio dei soldi sporchi dell’ex boss. Lo sanno la sorella, la mamma del malvivente e naturalmente lo sa Di Cicco. A quanto pare non sa nulla la nuova compagna del dentista. Almeno dice di non saperlo quando si confida con un caro amico al telefono. Si tratta del medico di famiglia che sente durante una telefonata dopo un viaggio a Verona. Nel capoluogo scaligero Maniero è ricoverato in ospedale per uno stato di depressione e per i soliti problemi allo stomaco.

Viaggio rivelatore. Morena e Noretta si recano a Verona per trovare Felice e per tranquillizzarlo. Infatti era su tutte le furie perché l’ex cognato non lo pagava più, Da quanto si capisce dalle intercettazioni e durante le confidenze all’amico medico Morena comincia a capire qualche cosa su come il marito ha fatto i soldi e garantisce a lei e ai familiari di Maniero ville, orologi d’oro, denaro, gioielli, viaggi e quant’altro. Le due donne fanno arrabbiare Maniero perché cercano di tranquillizzarlo offrendogli 20 mila euro inviatigli dal dentista. Apriti cielo è la goccia che fatto traboccare il vaso, Maniero si sente offeso. Lui che ha fatto consegnare miliardi di lire al cognato doveva accontentarsi di una manciata di spiccioli. La visita a Verona avviene il 5 gennaio del 2016.

Maniero inizia a regolare i conti. Quattro giorni dopo l’ex boss si fionda in Toscana e va a casa del cognato. Di Cicco non c’è, preferisce dormire altrove. Trova la sorella e Morena. Racconta tutto e spiega alla nuova compagna del dentista con quali soldi il marito le fa fare la bella vita. In quel periodo all’onore delle cronache sale la scomparsa di Isabella Noventa a Padova. Morena teme che quanto le è stato appena raccontato possa metterla nei guai e chiede ai due fratelli Maniero: «Ora mi fate fare la fine di Isabella Noventa?». Tutto questo i militari della Guardia di Finanza lo apprendono dalle intercettazioni seguite all’apertura dell’inchiesta dopo l’autodenuncia di Maniero. Oltre a parlare con l’amico medico, la donna si confida con un carabiniere.

Le confidenze al carabiniere. Morena Galasso quando torna da Verona inizia a confidarsi con un amico carabiniere, Militare dell’Arma che in passato ha lavorato alla Dia e che due anni fa era comandate di una stazione in Provincia di Firenze. Da un’intercettazione avvenuta il 7 luglio dello scorso anno, la donna chiama l’amico per parlare del comportamento di Di Cicco nei confronti del loro figlio. La donna dice che il marito prende pastiglie per stare calmo e dormire. Il dentista sarebbe agitato dopo che ha saputo che Maniero si è recato in Procura a raccontare la storia del riciclaggio. Dice di avere le prove e di avere una registrazione video e sonora di quando Maniero, il 9 gennaio dell’anno prima, è stato nella sua abitazione e ha spiegato la provenienza del denaro di famiglia. Registra l’incontro proprio su consiglio del carabiniere al quale confida di avere pure delle prove documentali dei conti e dei prelievi fatti in Svizzera dal marito. Lei li vuole portare al carabiniere. Ma questi dice di lasciare stare altrimenti doveva fare una relazione e inviarla ai suoi superiori e alla Procura. Si è messo nei guai, facendo finta di nulla? Forse.

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