Fincantieri, traino per il Veneto 31° nave costruita a Marghera

Marghera
Svelata nei cantieri di Marghera la nuova nave da crociera “Rotterdam”, costruita da Fincantieri per la società armatrice Holland America Line, brand del gruppo Carnival, il primo operatore al mondo del settore crocieristico. Si tratta della gemella di “Koningsdam” e di “Nieuw Statendam”, navi della classe “Pinnacle”. “Rotterdam” è la 17° nave costruita da Fincantieri per Holland America Line e la 31° costruita nel polo veneziano. La nave ha una stazza lorda di circa 99.800 tonnellate, una lunghezza di quasi 300 metri, può ospitare 2.668 passeggeri in 1.340 cabine ed è destinata al mare dei Caraibi. Ed è anche il segnale di quanto valga la cantieristica a livello veneto: nel triennio 2018-2020 gli acquisti di Fincantieri in regione hanno raggiunto quota 1,2 miliardi, pari al 14% degli acquisti in Italia.
Un doppio appuntamento ieri per Fincantieri, che ha presentato anche i conti del primo semestre. Sei mesi del 2021 che segnano la piena ripresa delle attività nei cantieri italiani del gruppo, che hanno così recuperato i volumi persi nel 2020. I ricavi e proventi sono stati pari a 3,02 miliardi, registrando un incremento del 27,7% rispetto allo stesso periodo del 2020. La crescita dei ricavi rispecchia il positivo andamento del settore Shipbuilding (+32,5% escluse le attività passanti). Al 30 giugno scorso i ricavi generati dal gruppo triestino con clienti esteri risultano essere pari all’88%, in crescita rispetto al precedente semestre (84%). Migliora anche la redditività, con il margine operativo lordo pari a 219 milioni (contro i 119 milioni al 30 giugno 2020). Il margine è passato infatti dal 5,5% del 30 giugno 2020 al 7,2% del 30 giugno 2021, consentendo di recuperare i livelli persi a seguito del fermo nei siti italiani. Torna l’utile, 7 milioni. «Ci auguriamo che, grazie alle stringenti misure adottate per contrastare la pandemia, campagna vaccinale in primis, possa confermarsi la forte accelerazione della ripresa - ha dichiarato l’ad Giuseppe Bono -. Lo dimostrano i risultati che abbiamo presentato, sia sotto l’aspetto economico-finanziario che sotto quello dell’eccezionale performance nel settore militare, dove crediamo di poter vantare la leadership mondiale nelle navi di superficie, che si accompagna a quella che già deteniamo nel comparto delle navi da crociera».
Venezia è stata al centro anche delle discussioni a margine della presentazione della nave. L’ad Bono ha auspicato che si trovi quanto prima una soluzione per riportare le Grandi Navi a Venezia, anche senza passare per il Canal Grande. «Sul Mose abbiamo dato la nostra disponibilità a fare un discorso serio, cioè a rivedere lo stato dell'arte, a vedere di intervenire a ragion veduta - ha proseguito l’ad -. Per ora si parla solo di manutenzione, però a mio avviso c'è revisione e manutenzione. Venezia va tutelata ed è un obbligo per tutto il mondo». E sulla decisione del governo per le Grandi navi a Venezia si è espresso anche Micky Arison, presidente di Carnival. «Sono deluso, per i miei amici perché non avranno più tanto lavoro, e non capisco la logica che ci sta dietro - ha precisato -. Sono deluso perché sono più di 30 anni che vengo a Venezia insieme alla mia famiglia, l'amiamo moltissimo, abbiamo donato moltissimo a Save Venice. Holland America Line e altre compagnie hanno sempre portato turisti di alto livello a Venezia, che sono in grado di spendere nei negozi». —
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