Maltempo, nuova frana a San Vito: colata di detriti sull'Alemagna, Cortina isolata

Il maltempo tra lunedì 30 giugno e oggi 1 luglio ha liberato una massa detritica di fango e detriti proveniente dal gruppo del  Sorapiss che è scesa fino al Boite nella notte

Cristina Contento, Francesco Saltini
La frana che blocca la statale Alemagna
La frana che blocca la statale Alemagna

Colata detritica e statale di Alemagna nuovamente interrotta. È accaduto poco dopo la mezzanotte di martedì, 1 luglio, tra Acquabona e Chiapuzza in comune di San Vito di Cadore.

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Che cosa è successo

Il maltempo e le forti piogge tra lunedì 30 giugno e oggi 1 luglio hanno messo in movimento un enorme massa di detriti che in pochi minuti ha invaso la statale.

Si parla di un fronte di cento metri e un'altezza di due in costante movimento. Materiale (si ipotizzano decine di migliaia di detriti) che è sceso dal monte e ha addirittura oltrepassato l'Alemagna, raggiungendo il Boite.

 

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Sul posto sono subito intervenuti i vigili del fuoco, la protezione civile regionale, Anas e gli uomini del genio civile, chiamati a capire se la frana avesse ostruito il Boite, cosa che fortunatamente non è accaduta.

L’intervento dei vigili del fuoco

La colata di fango e detriti, proveniente dal gruppo del Sorapiss, ha raggiunto nel suo percorso il torrente Boite, senza compromettere la funzionalità idroelettrica e di regolazione dei bacini.

I Vigili del fuoco di Belluno e Verona sono al lavoro con due pale gommate, un escavatore e un camion per ripristinare la sicurezza nell'area.

 

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Impegnate anche le squadre di Cortina e del distaccamento volontario di San Vito, coordinate dal funzionario di guardia del comando di Belluno. Sul posto anche il comandante dei Vigili del fuoco di Belluno, Matteo Carretto.

Personale Enel impegnato nell'invaso idrico a San Vito, lago di Mosigo. Sul posto carabinieri, personale di Veneto Strade e il sindaco di San Vito di Cadore. A monte della frana personale della polizia di stato e guardia di finanza.

Il sopralluogo

Stamane è previsto un sopralluogo in elicottero da parte dei vigili del fuoco.

Allertati anche altri enti: Genio civile e Magistrato alle acque, Enel, Anas.

 

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Terza chiusura in 15 giorni

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Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha disposto l'estensione dello stato di emergenza regionale in seguito alla frana che ha interessato San Vito di Cadore (Belluno):«La colata detritica che la scorsa notte ha interessato la Statale 51 di Alemagna nel tratto ricadente nel Comune di San Vito di Cadore, a pochi giorni di distanza dal movimento franoso avvenuto, a metà giugno, a Cancia di Borca di Cadore, - ricorda Zaia - mostra ancora una volta la vulnerabilità del nostro territorio montano.

Alla luce di quanto accaduto, e per garantire tempestività ed efficacia nelle operazioni, abbiamo disposto l'estensione dello stato di emergenza regionale sia sotto il profilo territoriale, includendo l'intera Valle del Boite, sia sotto il profilo temporale, estendendo fino ad oggi il provvedimento, a far corso dal 15 giugno. Attendiamo ora - aggiunge - il completamento di questa nuova fase emergenziale per procedere con una ricognizione puntuale dei danni.

Desidero esprimere un sincero e profondo ringraziamento a tutti gli operatori impegnati dalla scorsa notte sul campo: ai Vigili del Fuoco, alla Protezione Civile, alle Forze dell'Ordine e ai tecnici comunali e regionali che, con prontezza, competenza e dedizione, stanno affrontando questa nuova emergenza, garantendo assistenza alla popolazione e operando senza sosta per il ripristino della viabilità e della sicurezza.

Le operazioni stanno procedendo con rapidità, ma i tecnici confermano che devono necessariamente rispettare rigorosi criteri di sicurezza prima di poter disporre la riapertura della strada e il pieno ripristino della circolazione».

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