Galan ruba la scena a Fisichella
«Prenderò la parola al Liviano», annuncia il presidente della giunta regionale

Giancarlo Galan
Colpo di scena: all’attesissimo convegno di domani sulla bioetica, prima di monsignor Rino Fisichella, interverrà il governatore del Veneto Giancarlo Galan. La sua partecipazione non era prevista tra le autorità alle quali, alle 17, nella sala dei Giganti del Liviano, spetteranno i saluti di rito. Ma lui fa sapere di volerci essere per «portare il suo contributo all’evento».
Né si esclude una «toccata e fuga» del sindaco Flavio Zanonato; Che precisa: «Il mio nome non è mai stato in scaletta e la mia agenda è già fitta di impegni, ma, a monte delle polemiche, mi sono sempre battuto affinché questo incontro con l’alto prelato potesse avvenire». Assente il rettore Vincenzo Milanesi (impegnato a Roma) probabilmente a rappresentare l’ateneo, sarà Giorgio Palù, il preside di Medicina e chirurgia che ha fortemente voluto quest’incontro sull’etica dei trapianti e delle staminali.
Quella del presidente della Pontificia Accademia Pro Vita sarà l’unica relazione e Fisichella sarà introdotto dal vicepresidente della Camera dei deputati Maurizio Lupi (Pdl, area Comuniole e liberazione). Prima di lui, prenderanno la parola il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Adriano Cestrone, il segretario dell’Ordine dei medici Riccardo De Gobbi, il direttore del Centro nazionale trapianti Alessandro Nanni Costa, il coordinatore regionale trapianti Giampietro Rupolo, il vicedirettore del Consorzio per la ricerca sul trapianto di organi Giampaolo Braga e il presidente dell’associazione Rosmini Jacopo Sartori.
Sul fronte della protesta, gli studenti universitari sono decisi a farsi sentire: l’Onda anomala promette un sit-in in piazza Capitaniato un’ora prima, alle 16, e un blitz di massa su per la scalinata che conduce alla sala. Le prove generali della contestazione sono previste oggi pomeriggio, a Lettere. E ai ragazzi arriva anche la solidarietà dei tre docenti - Curi, Allievi e Zatti - firmatari della lettera che ha avviato le polemiche: «Troviamo inconcepibile che sia negato l’accesso ad alcuni studenti in modo pregiudiziale», fa sapere Umberto Curi «e se ciò avverrà, anche noi resteremo fuori dal Liviano».
Altre reazioni. «Fisichella ha tutto il diritto di esprimere la sua opinione», commenta De Gobbi «per quanto mi riguarda, presenterò la Carta sul multiculturalismo in medicina siglata in città nel 2007». E aggiunge: «Mi impegnerò perché divisioni e strumentalizzazioni siano arginate; mi sforzerò per trovare elementi unificanti, e dialogo». E se Filippo Bruno di Tornaforte (Vivi Padova!) è solidale con il monsignore, un appello alla prudenza, rivolto esplicitamente ai giovani contestatori, arriva pure da Gabriella Gazzea Vesce, dell’associazione Luca Coscioni-Per la libertà di ricerca scientifica: «Temo che schiamazzi e atti di protesta violenti finiranno per essere controproducenti: piuttosto, suggerisco ai ragazzi di salire col bavaglio alla bocca e di non intervenire».
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