Genietti della robotica a caccia di uno sponsor

La Regione chiede di non lasciare soli i 5 liceali del Newton di Camposampiero Ammessi alla finale, hanno lanciato un appello per pagare il viaggio in Olanda
Di Francesco Zuanon
foto Ferrari per Poletto, IIS Newton di Camposampiero per Poletto
foto Ferrari per Poletto, IIS Newton di Camposampiero per Poletto

È arrivato dritto sul tavolo del governatore del Veneto Luca Zaia, che ha subito assicurato il suo appoggio, l’appello lanciato dalle colonne del «mattino» dal docente di matematica e fisica del liceo Newton di Camposampiero, Tiberio Bottacin e dai suoi cinque studenti in cerca di sponsor per partecipare alla finale del concorso europeo Zero Robotics Europe, in programma in Olanda.

«Davide Dallan, Alessandro Locati, Nicola Prevedello, Daniel Fusaro e Leonardo Zizzola devono assolutamente rappresentare il Veneto», ha sentenziato Zaia. Nella sede dell’Ente Spaziale Europeo, a Noordwijk, il 17 gennaio prossimo si terrà la finale del concorso organizzato da un pool di enti (ministero Università e Ricerca, Agenzia spaziale italiana, Mit, Nasa, Ente spaziale europeo) per la creazione di codici di programma per il controllo di satelliti in miniatura Spheres, già utilizzati dalla Nasa.

«Abbiamo superato le selezioni estive e autunnali e dovremmo partecipare alla finale in Olanda con altri 5 gruppi di tre scuole europee,tra le quali 10 italiane, ma tutti i costi sono a nostro carico», avevano spiegato i cinque ragazzi del corso di scienze applicate del liceo scientifico di Camposampiero «ora cerchiamo uno sponsor o qualcuno che possa aiutarci». Il messaggio, trasmesso dal professo Bottacin, è stato raccolto dal governatore: «Non possiamo rimanere indifferenti alla ricerca dei nostri cinque geni e rilancio con forza il loro appello perché crediamo nelle loro capacità e nel loro talento e perché bisogna dare tutto il supporto possibile ai giovani, soprattutto quando raggiungono risultati eccezionali. Spero che la loro ricerca non duri tanto a lungo».

L’idea di partecipare al concorso era giunta dallo stesso Bottacin la scorsa estate: «Sapevo di questa possibilità, altre scuole tipo il Fermi di Padova avevano aderito raggiungendo buoni risultati e così ho coinvolto 10 ragazzi poi rimasti in cinque, i più convinti», ricorda il docente «abbiamo lavorato tutto il mese di giugno poi abbiamo ripreso a fine agosto e quindi a novembre».

Gli studenti, tutti di terza e quarta, hanno lavorato in squadra: prima tra loro e poi con i colleghi spagnoli e catanesi con i quali gareggeranno nella finale. «Abbiamo studiato i manuali tutti in inglese, comunicando esclusivamente in inglese e programmato nel linguaggio C ++ studiato a scuola fin dalla prima, aggiornato però con accorgimenti e funzioni tipici dei satelliti», ricordano i cinque. «Sono molto orgoglioso di loro e dei risultati raggiunti», riprende Bottacin «perché hanno dimostrato notevoli capacità impegno e senso di responsabilità sorprendendo un po’ anche me. Comunque vada la finale in Olanda, se ci andremo, ai miei occhi loro sono già vincitori».

In Olanda, il loro programma verrà implementato direttamente nei satelliti con la supervisione degli astronauti della Nasa e gli studenti del Newton, da terra, potranno assistere alla valutazione e quindi alla proclamazione dei vincitori. «Qualche settimana fa», ha ricordato Luca Zaia «l’Ocse ha inserito gli studenti veneti nei primi posti delle classifiche mondiali. Non serve andare all’estero per studiare: nei nostri territori c’è un’offerta formativa eccellente, in particolare per quel riguarda la matematica e le scienze». Tant’è. Ora, a Camposampiero, Davide, Nicola, Alessandro, Daniel e Leonardo e il loro prof attendono un biglietto per l’Olanda che consenta loro di partecipare alla sfida tra giovani cervelli.

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