Gestori di locali a Cortina e spacciatori, sette arresti

CORTINA. Sette arresti per spaccio aggravato e continuato e agevolazione all’uso di sostanze stupefacenti, un divieto di dimora nella provincia di Belluno e uno nel comune di Cortina e la chiusura di...

CORTINA. Sette arresti per spaccio aggravato e continuato e agevolazione all’uso di sostanze stupefacenti, un divieto di dimora nella provincia di Belluno e uno nel comune di Cortina e la chiusura di un locale per favoreggiamento al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti. Questo l’esito dell’operazione dei carabinieri della Compagnia di Cortina denominata «White Powder» in collaborazione con i militari dell’Arma di Rimini e di Tempio Pausania-Olbia, che ha visto scattare le manette ai polsi dell’albanese Ermir Islami detto Miri che sarebbe stato a capo dell’organizzazione che procurava la droga ai due locali di Cortina (arrestato a Rimini), Laura Nieddu ex compagna di Islami, Michele Ghedina detto Ghedo, Massimiliano Flore detto Max ex titolare del locale Open Space, e i tre proprietari del disco pub cortinese Cristallino vale a dire Antonio Francesco Turis, Giovanni Battista Piras e Massimo Verona, tutti e tre residenti ad Arzachena in Sardegna. Per Daniel Congiu (residente a Sant’Anna a Resi-Carbonia), che avrebbe fatto parte dell’organizzazione il pm di Belluno, Gallego, ha disposto il divieto di dimora nella provincia di Belluno, mentre per Francesco Diana (residente a Vodo di Cadore) il divieto di dimora nel solo comune di Cortina. Per quanto riguarda i locali, chiuso e posto sotto sequestro solo il Cristallino. La notizia del giro di droga nei due locali risale al 2009, ma soltanto nel febbraio 2011 sono iniziate le indagini protrattesi fino all’ottobre scorso. Indagini che hanno visto coinvolti 28 militari dell’Arma che hanno eseguito 109 servizi esterni di osservazione, controllo e pedinamento e 34 perquisizioni di locali e persone. Tra le tecniche investigative utilizzate l’intercettazione telefonica, telematica e ambientale tramite microtelecamere di cui alcune posizionate nell’ufficio del proprietario del Cristallino, oltre a pedinamenti a distanza tramite localizzatori satellitari.

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