Ghedina favorevole: «Possiamo farcela»

CORTINA. Cortina guarda con interesse alla proposta delle Olimpiadi 2026 “sinergiche” tra Veneto, Bolzano e Trento. Il sindaco Gianpietro Ghedina si dice favorevole; certo, vanno prima chiariti parecchi aspetti. Piace però l’idea, lanciata dal governatore Zaia, di proporre Olimpiadi a impatto zero, senza nuovo cemento, che valorizzeranno il già straordinario patrimonio tecnico, sciistico e impiantistico, l’ambiente, la storia e il pregio delle Dolomiti, mettendo anche a frutto l’esperienza che il Veneto sta facendo con i Mondiali di Cortina 2021 e le caratteristiche dell’intero Dolomiti Superski.
«Io sono sicuramente favorevole alla proposta», dichiara Ghedina, «certo è che va condivisa con il territorio. Ma ritengo che sarebbe alla nostra portata organizzare un’Olimpiade pensando ad un lavoro coordinato e suddiviso tra le tre province di Bolzano, Trento e Belluno. Gli sport invernali, dallo sci, al bob, dal pattinaggio artistico all’hockey, fanno parte della nostra cultura ed un evento su tre Province potrebbe davvero portare benefici a tutti».
Ci sono però anche aspetti da chiarire. «Bisognerà capire», ammette Ghedina, «come questo progetto dolomitico si potrebbe inserire con gli interessi ai Giochi del 2026 che hanno già manifestato Torino e Milano, visto che eviterei una “guerra” tra città italiane. La candidatura va poi presentata come città, quindi è da capire anche se si candida Venezia, Bolzano, Trento o Belluno».
Per Ghedina vanno poi capite nel dettaglio le caratteristiche dell’iniziativa: dove si gareggerà e in quale disciplina. E qui Cortina, oltre che allo sci alpino, strizza l’occhio al bob, per avere finalmente le risorse per riaprire la pista di Ronco chiusa da anni e che necessita di interventi di riqualificazione: peraltro quella ampezzana è l’unica pista da bob in Italia ancora potenzialmente attiva e che quindi potrebbe essere risistemata. «Dopo tre Olimpiadi invernali disputate nei paesi dell’Est e dell’Oriente», aggiunge Ghedina, «ritengo sia davvero importante riportare i Giochi in Europa. Ritengo poi che, se si aprirà il confronto anche a livello nazionale, come è giusto che sia, vada rimarcato anche dal Governo che Torino le Olimpiadi le ha già organizzate nel 2006, Milano ha avuto l’Expo e il Nord Est meriterebbe di avere l’appoggio su una candidatura delle Dolomiti, suddivisa tra due Regioni e tre Province. Sarebbe un evento importantissimo che qui non vediamo dai Giochi di Cortina del 1956. Noi siamo pronti al dialogo e ad appoggiare l’iniziativa», conclude Ghedina, «poi, ripeto, saranno da valutare tutti i dettagli prima di prendere una decisione concreta. Ma ritengo che qui le potenzialità ci siano, e che il presupposto di usare l’esistente ed intervenire su di esso, sia quello che più fa essere favorevoli ai Giochi dolomitici del 2026».
Alessandra Segafreddo
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova