Goldin, la mostra costerà 2,2 milioni: il Comune di Treviso è sponsor, ma senza incassi
L’accordo con Linea d’Ombra formalizzato dopo un invito ad hoc fatto dall’amministrazione. Dal Comune 720 mila euro. Le verrà pagato l’affitto del museo, non una percentuale sui biglietti

A cinque mesi dall’avvio della mostra che segna il ritorno di Marco Goldin in città, è ufficiale l’accordo economico che ha permesso l’organizzazione dell’evento a Santa Caterina: “Capolavori dal Toledo Museum of Art”. Vale 2,2 milioni di euro. A tanto ammonta infatti l’esborso necessario a portare in città i quadri, organizzare gli spazi, gestire i sei-sette mesi di esposizione ad oggi previsti all’interno dei musei civici.
L’accordo economico tra Linea d’Ombra e Comune
Il numero tondo è 2.275.000 euro. Pari al preventivo di spesa fatto dalla società per l’evento. Parte di questa cifra sarà a carico della società di Marco Goldin, Linea d’Ombra, quella con cui gestisce gli eventi fin dai tempi degli impressionisti a Ca’ dei Carraresi.
Quanto non è stabilito, perché molto dipenderà da eventuali sponsor e accordi privati. Certo però il contributo di Ca’ Sugana, che sul piatto di Goldin ha messo 600 mila euro tondi, diventati 732 mila con l’Iva. Di fatto quasi un terzo dell’intero costo dell’evento, «a cui si aggiungono i costi che Ca’ Sugana ha caricato su di sé» spiega il dirigente della cultura Fabrizio Malachin: opere di sistemazione delle sale, eventuali manutenzioni o altro.
Il patto tra Linea d’Ombra e il Comune è frutto di una serie di passaggi burocratici che vanno da un primo atto di indirizzo, con cui si è indicata la strada da percorrere per arrivare al grande evento di novembre, sancendo il ritorno di Goldin in città, ad una richiesta di offerta fatta dal Comune a Linea d’Ombra, unica invitata al tavolo di una “trattativa uno a uno”.
Nessun incasso, ma ritorno d’immagine per l’amministrazione
Per l’amministrazione è un esborso non da poco, in minima parte compensato dall’affitto del Museo di S. Caterina (che è stato accordato per un prezzo di poco superiore ai cinquantamila euro). Non faranno seguito altri introiti. A oggi infatti, nell’accordo tra le parti, non è prevista una divisione degli introiti dai biglietti dell’evento, che saranno tutti incassati da Linea d’Ombra.
Ca’ Sugana ha già pianificato come coprire la sua parte di spese (i 732 mila euro) che pagherà attingendo dai contributi regionali, da capitoli di bilancio interni, e dalla campagna di sponsorizzazioni degli eventi culturali avviata già due anni fa.
La mostra: capolavori dall’America a Treviso
È stata presentata a fine febbraio al Teatro Comunale Mario Del Monaco con un evento in pompa magna, tra autorità e video. L’allestimento conta 60 opere, capolavori del XIX e XX secolo del Toledo Museum of Art, in Ohio, quadri di Morandi, De Chirico e Modigliani, e poi Pissarro, Van Gogh, Mondrian, Klee, Gauguin, Picasso, Monet, Braque, Hopper, in un viaggio che dal Novecento americano tornerà indietro all’Ottocento.
Opere che da sole valgono oltre un miliardo, per cui si stanno studiando viaggi e trasporti, oltre che allestimenti in massima sicurezza.
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