Il Covid affossa i ricavi di Geox Le vendite vanno giù del 30%

treviso
Il Covid-19 colpisce duramente i conti di Geox. Il gruppo quotato a Piazza Affari ha chiuso i primi tre mesi con ricavi a 182,9 milioni di euro (-29,9% a cambi correnti, -30,2% a cambi costanti). Inoltre ha bloccato una serie di investimenti per far fronte al colpo successivo che si prevede si abbatterà sulle vendite nel secondo trimestre. I negozi resteranno infatti chiusi fino al 18 di maggio, seguendo le prescrizioni nazionali, e i centri commerciali potrebbero dover attenere giugno per vedere le serrande rialzarsi. La previsione vale soprattutto per l’Italia dove il lockdown c’è ancora per il settore retail, e dove il gruppo della scarpa che respira conta 264 negozi monomarca su 950 punti vendita totali.
Il canale diretto on line è andato invece molto bene: +21% alla fine del trimestre, con ulteriore crescita ad aprile (+102%), che porta l’andamento da inizio anno a +41%.
Il 2020, spiega il patron Mario Moretti Polegato nel commento al comunicato sui conti, era partito bene poi l’arrivo del virus ha sconvolto lo scenario. L’azienda ha attivato, come molte altre, un team di crisi a livello internazionale «che monitora e gestisce quotidianamente l’emergenza» e che sta portando avanti un piano «di mitigazione degli impatti sul business. In un momento in cui l’80% della nostra rete distributiva fisica è ancora temporaneamente chiusa, le uniche reali evidenze sul business arrivano dal canale digitale».
Queste dinamiche di mercato, le chiusure temporanee dei negozi nei mesi di aprile e maggio, la concreta possibilità che i centri commerciali rimangano chiusi anche in giugno, le riaperture progressive ancora in un contesto di forte riduzione della mobilità delle persone e di assenza dei flussi turistici, di fatto, porteranno, spiega l’azienda, «comunque ad un impatto negativo anche nel secondo trimestre dell’anno». Il management stima pertanto che i ricavi del secondo trimestre evidenzieranno un calo, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, «superiore a quanto riscontrato nei primi tre mesi». Geox ha messo a punto un piano per ridurre i fabbisogni finanziari futuri. Tra le azioni: lo spostamento in avanti degli «investimenti non essenziali come il rinnovo dei negozi o le nuove aperture». Complessivamente i 40 milioni per l’esercizio 2020 saranno ridotti di circa 15 milioni (-40%). Sono invece confermati gli investimenti in infrastrutture digitali e strumentali all’evoluzione del business model di Geox verso «la perfetta integrazione tra negozi fisici e digitali». Inoltre si è limitato l’incremento del capitale circolante: in collaborazione con i propri fornitori, spiega l’azienda, si stanno riducendo gli acquisti della collezione Autunno-Inverno per circa 40 milioni (-21%) rispetto alle previsioni iniziali .
A livello finanziario il gruppo è storicamente molto solido: ha un patrimonio netto di 303 milioni di euro e ha concluso l’esercizio 2019 con una posizione finanziaria netta positiva di circa 6 milioni di euro. —
Roberta Paolini
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