Il ministro Stefani «Anche dalla pandemia si esce solo insieme»

A.d.p.

pieve del grappa

Un passo falso capita anche allo storico speaker degli Alpini, l’avvocato trevigiano Nicola Sergio Stefani, che annuncia dal palco del Sacrario il «ministro per le Autonomie» Erika Stefani, subito corretto dalla titolare, oggi, del ministero della Disabilità. Ma il tema dell’intervento della Stefani è un altro, e ancora una volta corre sul filo che per tutta la durata della cerimonia ha tenuto uniti la Grande Guerra di oltre cent’anni fa e la pandemia di oggi: «La sofferenza dell’epidemia ci ha costretti a vivere sensazioni che non avevamo mai provato. Anche oggi, come allora, abbiamo dei caduti da piangere, anche oggi come allora sono mancati padri, madri e figli. L’insegnamento è che, in entrambe le occasioni, non esiste “io” ma soltanto “noi”, siamo una comunità che ha bisogno di principi e di senso di responsabilità per farcela e superare anche questa crisi. La memoria di quanto abbiamo vissuto deve guidarci anche oggi e nel futuro». La sensazione è che il peggio sia alle spalle, lo confermano i numeri dei bollettini, gli aggiornamenti sulla campagna vaccinale, la voglia di voltare pagina: «Ripartiremo» insiste il ministro Stefani, «anzi siamo già ripartiti. Con l’obiettivo di essere migliori di prima». —



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