«Il Piano contro le alluvioni blocca il boom urbanistico»

venezia
Se la legge “Cantiere veloce” non ha convinto il governo che l’ha impugnata per conflitto di competenza con l’articolo 117 della Costituzione, all’orizzonte si profila un altro giro di vite per l’urbanistica veneta, che dovrà “sacrificare” aree già pronte per l’edificazione alle nuove leggi di tutela del territorio. Naviga a gonfie vele solo il cantiere dell’ecobonus 110%, con la procedura snella avviata per l’avvio dei lavori grazie al decreto semplificazioni.
Quali nubi si stanno profilando all’orizzonte dei sindaci e del Consiglio regionale? Se ne fa interprete Elisa Cavinato, consigliere regionale eletta con la lista Zaia nel 2020. «Ho inviato una mail a tutti i sindaci del Padovano per informarli del rischio “blocco edificabilità” che coinvolgerà molte zone, in conseguenza all’aggiornamento del Piano di gestione del rischio alluvioni dell’Autorità di bacino distrettuale delle Alpi Orientali. C’è preoccupazione per le decisioni che potrebbero cambiare, stravolgendo le previsioni urbanistiche in molte aree già consolidate ma che nel nuovo Piano potrebbero risultare a rischio idrogeologico, quindi inedificabili: i Comuni possono presentare delle osservazioni tecniche entro il 6 settembre, ma non tutti ne sono a conoscenza», scrive Elisa Cavinato, preoccupata per il riflesso e le ricadute sui territori.
L’idea di rinunciare a cubature già previste nel Prg, con l’Imu incassata dai proprietari dei lotti edificabili rischia di diventare un grattacapo per i sindaci, ma le priorità sono cambiate perché i disastri ecologici richiedono la massima cautela: «È sempre più importante e necessaria la prevenzione del rischio idrogeologico» prosegue Cavinato «ma il blocco all’edificabilità nei piani già approvati che non vanno di fatto a toccare le previsioni di consumo di suolo, avrà pesanti conseguenze sui territori. Per questo è fondamentale che i primi cittadini, con i tecnici comunali e l’aiuto di professionisti, presentino le proprie osservazioni, anche a seguito di un confronto con i Pai - Piani di assetto idrogeologico - dei Comuni, entro il prossimo 6 settembre, data ultima e vicina per il recepimento delle osservazioni».
La commissione Urbanistica del Consiglio regionale tornerà a riunirsi tra qualche giorno perché la questione scotta: «Ho inviato una mail a tutti i sindaci del Padovano per spiegare la situazione e l’urgenza, indicando i link a cui fare riferimento per poter scaricare il materiale e reperire tutta la documentazione inerente all’aggiornamento del piano di gestione del rischio alluvioni», conclude Elisa Cavinato. —
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova