Il preside Micheli: «No ai dibattiti di parte»

Dalla parte di Allievi, Curi e Zatti
«Condivido in toto la sorpresa e lo sconcerto espressi dai colleghi Stefano Allievi, Umberto Curi e Paolo Zatti: questa scelta di chiusura al dibattito e rigidamente di parte non si addice all’Università».


A parlare è Giuseppe Micheli, preside della facoltà di Scienze della formazione e docente di Storia della filosofia, che si esprime a proposito del convegno su «Etica nella medicina dei trapianti e delle cellule staminali» ospitato al Liviano venerdì 6 marzo. Un convegno organizzato dalla fondazione onlus Marina Minnaja che ha ottenuto il patrocinio dell’ateneo e che prevede, come unico relatore, monsignore Rino Fisichella, presidente della Pontificia accademia Pro Vita.


Allievi, Curi, Zatti e poi ancora Corrado Viafora, ordinario di bioetica, hanno apertamente manifestato il loro dissenso per un «confronto impossibile». «E io - afferma Micheli - mi associo alla loro richiesta: che la nostra università si faccia promotrice di una discussione aperta su queste tematiche, tenendo conto di tutte le opinioni su temi così importanti e di viva attualità».


Anche il professor Paolo Bisol, prorettore con delega alla condizione studentesca col rettore Giuliano Marchesini, interviene sul caso. E si schiera a favore dei professori Curi, Allievi e Zatti: «Credo che le loro ragioni siano del tutto condivisibili dato che il contesto universitario del convegno richiederebbero una trattazione da diversi punti di vista».

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