Inchiesta Palude, all’udienza preliminare le parti civili chiedono 8,7 milioni di euro

Ventisei gli imputati tra cui il sindaco Brugnaro non presente in aula. L’udienza durata meno di due ore ha visto la costituzione delle parti civili tra cui  Comune, Città metropolitana, Avm e Actv

Roberta De Rossi
Udienza preliminare dell'Inchiesta Palude (ph Pòrcile)
Udienza preliminare dell'Inchiesta Palude (ph Pòrcile)

Affollatissima prima, attesa udienza preliminare per decidere del futuro giudiziario dei 26 imputati e 11 aziende dell’inchiesta Palude, che si aggiungono agli otto imputati (tra i quali l’ex assessore Renato Boraso) che hanno trovato l’accordo di atteggiamento e hanno già intrapreso un’altra strada.

Aula bunker di Mestre rigurgitante di avvocati di imputati e parti civili, oltre alla presenza dei pm Terzo e Baccaglini - tanto che alcuni si sono dovuti sedere tra il pubblico senza un banco dove poter scrivere - davanti al gup Andrea Innocenti.

Giudice che in nome dell’evidente interesse pubblico del procedimento chiamato a decidere sul futuro giudiziario - processo si, processo no per gli imputati, tra i quali anche il sindaco di Venezia e metropolitano Luigi Brugnaro - ha aperto ai giornalisti l’udienza, solitamente in camera di consiglio.

L’udienza è durata meno di due ore ed è stata riservata alla costituzione delle parti civili, tra questi il Comune e la Città metropolitana con l’avvocato Vittorio Manes (contro tutti gli imputati, compreso il sindaco di Venezia e metropolitano Luigi Brugnaro, il direttore generale Morris Ceron e il vice capo di gabinetto Derek Donadini, Mr. Ching), Avm e Actv con l’avvocato Renzo Fogliata, l’associazione Libera da tutte le mafie con l’avvocato Lombardi, la Cgil Camera metropolitana per tutti gli imputati e Associazione amico del Parco.

L'udienza preliminare dell'Inchiesta Palude (ph Pòrcile)
L'udienza preliminare dell'Inchiesta Palude (ph Pòrcile)

Dopo una serie di normali confronti tra le parti per trovare un calendario accessibile a tutte le parti , il gup Innocenti si è riservato di decidere sulle costituzioni e rinviato l’udienza al 23 gennaio 2026. 

Queste le richieste delle parti civili sono di 4 milioni di euro per il Comune e altrettanti per la città metropolitana,  mezzo milione per Actv e 200 mila per Avm.

 

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova