Jesolo, gli imprenditori cinesi puntano gli alberghi

Acquirenti orientali sono interessati agli affari nel turismo. Contarini (Aja): «I primi investitori al lido sono altoatesini»

Giovanni Cagnassi
Jesolo, il litorale interessa agli imprenditori cinesi
Jesolo, il litorale interessa agli imprenditori cinesi

Finita, quasi, la stagione estiva 2025 arrivano anche dall’oriente i nuovi imprenditori alla ricerca di affari immobiliari nel settore turistico. E, forse per la prima volta, si parla di acquirenti cinesi. Sono comparsi con discrezione e nel silenzio alla ricerca di alberghi in vendita o all’asta. Prima di loro ci avevano provato senza troppa fortuna anche i bengalesi e, ancor prima, i russi che avevano anche acquistato alcune strutture.

Gli affari di fine stagione sono sempre i migliori, dopo che magari qualche albergatore ha manifestato l’intenzione di cedere l’attività davanti a un clima di generale incertezza, che ha travolto anche il turismo. In generale, il lavoro non manca, soprattutto per chi è disposto a investire denaro sonante e fare qualche sacrificio almeno nella prima fase. E i cinesi sono quelli che più hanno dimostrato queste caratteristiche. Il lavoro non fa loro paura e hanno soldi a disposizione. Hanno iniziato con i ristoranti, i negozi e capannoni commerciali, i bar e adesso pensano anche al settore ricettivo.

 

«Non è un mistero», dice Paolo Vanin, imprenditore jesolano che ha lavorato nel settore delle scommesse sportive e poi nell’intermediazione immobiliare, «gli imprenditori cinesi sono arrivati anche a Jesolo e sono interessati a fare nuovi affari nel settore del turismo. Io stesso ho avuto modo di parlare con alcuni di loro. Gli alberghi, anche se non troppo moderni, possono rappresentare un affare». Oggi, un hotel al lido di Jesolo può costare fino a 10 milioni di euro, soprattutto se fronte mare. La media del valore di una struttura ricettiva è di circa 100 mila euro a camera, sempre nel caso di alberghi che sorgano fronte mare.

L’Aja, associazione jesolana albergatori, è perplessa di fronte alle voci. «L’interesse non manca verso il lido di Jesolo», dice il presidente degli albergatori, Pierfrancesco Contarini, «ma a noi risultano altri acquirenti interessati. Per primi ci sono gli altoatesini, che a Jesolo sono arrivati da diversi anni con importanti operazioni e fortunati investimenti nella ricettività. E si sono interessate anche importanti catene internazionali nel settore alberghiero, che sono già pronte ad aprire nuove strutture di alto livello, per lo più a cinque stelle. Infine», ricorda Contarini, «i fondi internazionali di investimento che hanno puntato gli occhi su tutto il litorale».

Investimenti sono in arrivo, infatti, a Bibione, Caorle, mentre a Eraclea mare la società Human Company, leader nel turismo all’aria aperta, ha investito quadi 200 milioni di euro per il villaggio turistico rurale, concetto moderno e sostenibile di camping, nell’area di Valle Ossi. I lavori sono in corso, le macchine del movimento terra di Michele Boem lavorano a spron battuto per allargare gli spazi in questa vasta zona agricola, e gli operai stanno lavorando per poter inaugurare il villaggio luxury all’aria aperta nell’estate del 2027. —

 

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