Jesolo, sconti del 20% sugli appartamenti
JESOLO. Ferragosto all'insegna del maltempo, ma sotto la pioggia scattano gli sconti. A fronte di un'estate che dal punto di vista meteo non si vedeva da almeno trent'anni, i prezzi dell’extralberghiero sono scesi in pienissima stagione anche del 20% pur di riempire gli appartamenti ancora liberi. Il settore extralberghiero, però, a fine estate potrebbe segnare un -30% cento complessivo, con un -10 per gli alberghi.
Certo, le previsioni che sono tutte da confermare nelle prossime settimane, quando ancora una volta sarà il sole a fare la differenza, tuttavia i prezzi degli affitti sono già calati sensibilmente. Una settimana prima di ferragosto si pagavano tra i 1000 e 2 mila euro per gli appartamenti di lusso, tra i 700 e i 1600 per le strutture più vetuste e con meno servizi. «Questi sono i prezzi», commenta «il presidente provinciale della Fimaa Confcommercio, Alessandro Simonetto, «e gli sconti che sono stati praticati per non lasciare vuote le stanze. Dopo Ferragosto tutto potrà accadere, ma credo sia realistico parlare di un meno 20 per cento di arrivi e presenze a fine estate. In futuro credo che bisognerà discutere seriamente con chi è ormai fuori mercato e non risponde più agli standard richiesti oggi. A Jesolo, ad esempio, su 10 mila appartamenti almeno un 10% è da considerare inadeguato alle richieste dei turisti e lo stesso vale per altre spiagge».
Gli alberghi sono in linea con la scorsa estate, che però non è stata delle migliori ed era già con il segno meno. Adesso le principali città balneari della costa veneziana sono piene, ma queste giornate non fanno testo a fini statistici. Ora è difficile fare previsioni anche perché il maltempo è la vera incognita nelle prossime due strategiche settimane. «Gli alberghi stanno lavorando», afferma Marco Michielli, presidente di Federalberghi Veneto, «purtroppo il maltempo tiene i turisti in stand-by. E' a rischio l'ultima settimana di agosto a questo punto». Il presidente dell'Aja, associazione jesolana albergatori, Massimiliano Schiavon, al momento è soddisfatto: «In questi giorni siamo pieni, ma non potrebbe essere altrimenti. Certo abbiamo avuto un'estate difficile. Ieri è stata giornata di cambio. Molti sono andati via, tanti sono arrivati. È vero che qualcuno che doveva restare ha rinunciato, ma è una percentuale abbastanza bassa». Ieri mattina si sono registrate code nelle principali località della costa in entrata e uscita. Ci volevano in media un paio d’ore per uscire da Cavallino Treporti e Jesolo è immettersi sulle direttrici per Mestre o Treviso.
Chi soffre di più sono comunque i chioschi sulle spiagge che hanno dichiarato nelle settimane scorse un -40% di incassi, viste le giornate di pioggia che hanno allontanato i turisti dagli arenile e spinto le strutture a chiudere bottega per giorni. Il comparto commerciale è in sofferenza invece perché la gente non spende e anche la qualità dell'offerta commerciale è piuttosto omologata. Tanti negozi e negozietti etnici o che vendono cianfrusaglie estive, ormai fuori tempo. Regge la ristorazione, ma solo di qualità oppure a prezzi realmente stracciati, con tutte le conseguenze del caso. Per il commercio, il segno sarà sicuramente negativo a fine estate. Infine il mondo della notte: la concorrenza è spietata e i locali che sono ancora aperti si contendono i clienti. Anche in questo settore sono la qualità e l’innovazione dell’offerta a fare la differenza, perché i giovani sono quelli che ancora spendono di più per il divertimento notturno. Il dj di grido, il party sulla spiaggia piuttosto che la nottata in qualche evento richiamano migliaia di ragazzi che di certo non rinunciano e al limite spendono i soldi scuciti dai genitori.
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