La banda dell'Ikea in azione a PadovaAssalto con il gas al caveau
Il colpo alle 3.30 di notte, terminato il turno dei vigilantes. E’ il terzo caveau Ikea violato nell’ultimo mese, dopo quelli di Rimini e di Parma: potrebbe dunque trattarsi di un commando specializzato

Un colpo da professionisti: svuotato il caveau dell’ipermercato del mobile Ikea di via Fraccalanza. Il commando (almeno sei persone) ha fatto esplodere il forziere ed è fuggito con un bottino che supera i 120 mila euro, ovvero, una parte dell’incasso della domenica precedente.
Ad accorgersi dell’assalto è stato un casellante che ieri notte, verso le 3,30, ha sentito il botto e ha notato una colonna di fumo alzarsi dalla parte dell’entrata del parcheggio coperto, dove si trova il caveau. Pochi istanti dopo è arrivata al 112 la telefonata anche della vigilanza privata, che tuttavia non aveva alcun operatore sul posto, dato che fra le 3,30 e le 5 di mattina i passaggi delle guardie giurate vengono interrotti per questioni contrattuali. I carabinieri sono arrivati sul posto in meno di cinque minuti. Tuttavia, l’abilità dei banditi, ma soprattutto le barriere messe di traverso e i chiodi a quattro punte sparsi in via Fraccalanza (unica via d’entrata all’area) hanno stoppato le forze dell’ordine. Una Gazzella del Radiomobile si è ritrovata tutte e quattro le gomme bucate. Una Volante della polizia «soltanto» due. Quando i militari sono arrivati davanti alla stanza che porta al forziere hanno trovato soltanto cocci e pezzi di cemento a terra.
Il commando aveva già portato via tutto: soldi, bombole e tutto il materiale usato per aprire la porta semiblindata e far saltare il caveau. Secondo una prima ricostruzione il blitz è durato in tutto tre minuti.
L’auto utilizzata come ariete (rubata tre ore prima del colpo a Padova), una Fiat Uno verde, è stata ritrovata nel parco della vicina Villa Italia. I ladri avevano messo un blocco di cemento e due putrelle di ferro a mo’ di ariete per spaccare i perni della porta d’acciaio. Quando sono fuggiti, hanno divelto il cancello della villa e sono andati dall’altra parte. Molto probabilmente o avevano le auto parcheggiate in via dell’Ippodromo o c’erano alcuni complici che li aspettavano. In ogni caso è stato un assalto ben consegnato.
D’altra parte, che si tratti di una banda di professionisti non lo indica solo la precisione con cui è stato messo a segno il colpo. Nell’ultimo mese sono stati violati i caveau dell’Ikea di Rimini (fine ottobre, solo tentato perché la porta ha retto) e di quello di Parma (la settimana scorsa, solo tentato perché il dispositivo elettronico ha resistito). Ovvio, quindi, che si tratti di una banda specializzata in questo genere di strutture. Banda che potrebbe anche appoggiarsi a «talpe» sul posto. Forse, infatti, non è un caso che i banditi (almeno sei) abbiamo agito proprio nell’orario in cui l’ipermercato è meno protetto. E che abbiano agito di domenica, giorno della settimana che fa registrare solitamente gli incassi maggiori. E a Padova, dove i sistemi di protezione sono ancora in via di sostituzione.
Non solo: nonostante il furto sia stato preparato nei minimi dettagli, i ladri non si sono minimamente interessati delle telecamere a circuito chiuso che li stavano riprendendo (i filmati sono stati posti sotto sequestro). Tutti travisati con giacconi, passamontagna e guanti, i ladri si sono divisi i compiti. Chi ha guidato l’ariete per aprire il varco, chi ha utilizzato la miscela per far esplodere il portellone del forziere, chi si è occupato delle vie di fuga, mettendo materiale da cantiere in mezzo alla strada insieme ai chiodi a tre punte.
Ieri mattina i militari della «Scientifica» dei carabinieri hanno effettuato i rilievi per cercare di trovare qualche «firma». Mentre gli uomini del Nucleo investigativo del maggiore Ivan Petracca hanno preso in mano il caso. Ieri hanno ripercorso eventuali vie di fuga per cercare di capire al meglio il «modus operando» della banda.
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