La Cgia: fattura elettronica negata agli autoriparatori
MESTRE. Ìl Consorzio Poste Motori - formato da Poste Italiane S.p.A., da Postel S.p.A,da KPMG Advisory S.p.A. e da Sei Plus S.p.A. - non rilascia la fattura elettronica mettendo in difficoltà le autofficine autorizzate dal Ministero dei Trasporti che realizzano le revisioni degli autoveicoli.
In buona sostanza, dal 2 gennaio gli autoriparatori non possono più scaricarsi i costi del bollettino postale. A denunciarlo è la CGIA di Mestre, che ha raccolto le numerose proteste.
«Se teniamo conto che in Italia si tengono quasi 14 milioni di revisioni auto all’anno» segnala Paolo Zabeo della Cgia «si stima che la mancata detrazione dei costi del bollettino postale potrebbe ammontare a poco più di 19 milioni di euro. Un costo, ovviamente, che gli 8.500 centri di revisione autorizzati presenti nel Paese non possono sostenere. Certi che la vicenda si risolverà in tempi brevi, è comunque inaccettabile che ci siano delle aziende che a distanza di oltre un mese dall’entrata in vigore della norma non siano ancora in grado di emettere la fattura elettronica, mentre tutti gli altri sono stati costretti a farlo a partire dallo scorso 2 gennaio». —
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova