La manifestazione dei cacciatori veneti contro l’ordinanza del Tar che sospende il calendario venatorio
Berlato e i rappresentanti delle associazioni venatorie, a palazzo Balbi a colloquio con l’assessore Corazzari. La richiesta: «La Giunta emani una nuova delibera che modifichi il calendario»

Cacciatori veneti in piazza – anzi, in campo: San Tomà, a Venezia – questa mattina, 30 settembre, contro l’ordinanza del Tar che sospende il calendario venatorio. Si sono presentati in più di 2 mila, provenienti da tutto il Nord-Est, riuniti a campo San Tomà, a pochi passi da palazzo Balbi, sede della Giunta regionale.
«Perché solo la Giunta regionale può, nel giro di pochissimi giorni, emanare una nuova delibera, che vada a modificare il calendario venatorio regionale, restituendoci quelle due giornate integrative per la caccia da appostamento alla selvaggina migratoria, previste dalla legge e sospese dall’ordinanza del Tar del 23 settembre» ha spiegato il deputato Sergio Berlato, presidente nazionale di Confavi, con un video pubblicato sulla pagina Facebook dell’associazione, per chiamare a rapporto i cacciatori.
L’ordinanza di sospensione del Tar, dunque, sarebbe la goccia che ha fatto traboccare il vaso. In un’atmosfera che però già era tesissima. Complici le cinque impugnazioni e altrettante sospensioni, sempre da parte del Tar, del calendario venatorio, nella passata stagione. E complice, nella stagione in corso, la pubblicazione tardiva del calendario (il 2 agosto, un mese e mezzo dopo il termine ultimo stabilito dalla legge), con il mancato coinvolgimento di parte delle associazioni del settore.
La manifestazione dei cacciatori a Venezia
Tutte ragioni che questa mattina hanno spinto i cacciatori a scendere in campo, portando con sé cartelli dai contenuti eloquenti: «Vogliamo andare a caccia nel rispetto delle nostre tradizioni», «Vogliamo essere rispettati perché siamo cittadini di serie A, dalla fedina penale perfettamente pulita», oppure «Cacciatori e agricoltori sono i veri ambientalisti».
Al termine della manifestazione, Sergio Berlato, insieme ai rappresentanti delle altre associazioni venatorie, ha incontrato a palazzo Balbi l’assessore al territorio Cristiano Corazzari, per chiedere che l’organo esecutivo della Regione intervenga immediatamente, con una nuova delibera che modifichi il calendario venatorio, restituendo ai cacciatori le giornate “sottratte” dal Tar.
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