La paglia nella tradizione contadina ha un suo ecomuseo

Situato vicino a Marostica (Vicenza); è custode di questa tradizione e luogo d’incontro tra generazioni diverse.

MAROSTICA. Un biondo campo di grano ondeggia sospinto dal vento. Quanto lavoro faceva il contadino per arrivare alla mietitura, consegnare la spiga al mugnaio e tenere per sé i “fastughi”, la paglia più sottile da trasformare in fibra resistente.

Veniva fatta una treccia, soprannominata drèssa, oppure una pregiata maglia detta “di Marostica” che scivola liscia fra le mani. E da qui, come un ricamo, abili mani trasformavano la maglia tinta paglierino in sporta (borsa), cappello, giocattolo o soprammobile all’occorrenza, quando ancora plastica e materiali sintetici non erano contemplati.

L’Ecomuseo della Paglia a Crosara, frazione di Marostica, è custode di questa tradizione e luogo d’incontro tra generazioni diverse.In nome della paglia in gruppo di appassionati custodi delle usanze locali che ha unito le forze per creare un museo.

L’amicizia ha fatto da alchimia e da collante. E così all’Ecomuseo della Paglia di Crosara prende forma una insolita raccolta con fotografie, oggetti e materiali tipici della zona di Marostica, riscoperti attraverso un paziente lavoro di ricerca nei granai tra le colline vicentine, ai mercatini delle pulci, salvandoli dall’oblio. Se questo è stato il lavoro preliminare che ha dato vita alla collezione, i volontari dell’associazione culturale Terra e Vita sono ora impegnati a tramandare la memoria.

«Siamo un gruppo di dodici persone, il nostro museo è ormai più che maggiorenne, ha compiuto vent’anni, alcuni degli ideatori ci hanno lasciato, ma continuiamo a coinvolgere persone capaci, magari un po’ più in là con gli anni, con del tempo libero da dedicare al museo», aggiunge la referente del polo culturale Enzina Pizzato.

Anche il nome dell’associazione non è casuale, aggiunge il suo vicepresidente Mario Passarin: «Terra come il terreno magro e aspro, tutto in salita, difficile da coltivare, ma che a giugno regala il grano maturo da cui si ricava la paglia che dava alle famiglie, maggiori possibilità di vita e sussistenza». L’Ecomuseo propone una collana di manufatti e attrezzi rari, carteggi originali e scatti storici che testimoniano la quotidianità di un tempo: stoviglie, biancheria e oggetti per la casa, attrezzi usati nell’allevamento degli animali, nella lavorazione del latte, nel lavoro dei campi e nel laboratorio del ciabattino.

«Al contempo viene mantenuto un legame profondo con i paesani emigrati altrove che, quando tornano a Crosara non mancano di fare visita al museo» ricorda Passarin. Nella biblioteca del museo una raccolta di testi sul territorio e le attività artigianali locali. «Per le scuole», conclude Pizzato, «offriamo la possibilità di una visita guidata all’esposizione con abbinato un laboratorio creativo: i bambini più grandi possono provare a intrecciare, i più piccoli a fare dei collage con le paglie colorate».

Proprio come accadeva un centinaio d’anni fa.

Ecomuseo della Paglia nella Tradizione Contadina
via Sisemol, Crosara di Marostica
ecomuseopaglia@libero.it

Aperto ogni domenica  da aprile a dicembre (15-18)
da giugno a ottobre (16-19)
su richiesta allo 0424.702213
Ingresso gratuito

Argomenti:piccoli musei

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