La società ha scommesso su ricerca e innovazione

Dal materiale grezzo da lavorare fino alla montatura finita  e rilucente, ogni passaggio vede un mix di automatismo e di competenze dei dipendenti

longarone. È un’immagine positiva ed entusiastica quella che i vertici di Safilo hanno voluto trasmettere della società e dello stabilimento longaronese durante la visita ai due corpi di fabbrica. L’occasione è stata offerta dal lancio ufficiale della nuova lega nichel free.

Nel corso della visita è stato illustrato come si opera all’interno di ogni settore. «In ogni ambito abbiamo investito su macchinari all’avanguardia per aumentare la qualità e la velocità della produzione , anche se molte fasi dipendono dall’abilità del nostro personale. Personale che, per lo più femminile (70% di cui 340 a part time), viene spostato in un’ottica di flessibilità da un settore all’altro per dare l’opportunità di concentrare il massimo dei dipendenti nei settori dove c’è maggiore necessità, ma anche di offrire loro maggiori competenze», hanno precisato il direttore Stefano Tomeo e il chief operations officier Fabio Roppoli.

Il giro è partito dall’officina, rinnovata due anni fa e fulcro della produzione: qui si lavora la materia prima e si producono gli stampi delle montature. «Ogni anno produciamo 300 nuovi modelli di montature, tra cui quelli realizzati a laser che portano ad occhiali super leggeri (4 grammi)», ha spiegato Tomeo. La seconda fase è quella della saldatura e la galvanica, oggi quasi tutta nichel free. «Vogliamo garantire percorsi produttivi solidi e sostenibili che possiamo ottenere puntando sull’innovazione e la ricerca. Ricerca che facciamo grazie a un laboratorio costato un milione di euro».

L’altra fase è la verniciatura raffinata e la decorazione eseguita all’interno di una camera climatica per i particolari e tramite un impianto di ultima generazione in camera bianca per evitare sbavature. —

P.D.A.

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