La vacanza con la scorta ci è costata 18 mila euro

VENEZIA. A Cortina con la scorta per le vacanze di Capodanno, uno spettacolo usuale ma salato. Quanto è costata la misura di protezione per il ministro della Giustizia Paola Severino e per l’ex...

VENEZIA. A Cortina con la scorta per le vacanze di Capodanno, uno spettacolo usuale ma salato. Quanto è costata la misura di protezione per il ministro della Giustizia Paola Severino e per l’ex sottosegretario alla Giustizia Maria Elisabetta Casellati (nella foto) durante le ultime festività natalizie? La maliziosa domanda era stata posta da un parlamentare feltrino della Lega, Franco Gidoni, che insieme a Gianluca Forcolin, Massimo Bitonci e Manuela Lanzarin aveva rivolto al ministro dell’Interno un’interrogazione per sapere se per proteggere ministro ed ex sottosegretario erano stati impiegati agenti della polizia penitenziaria di Padova e Treviso, alloggiati in alberghi a quattro stelle.

La risposta è arrivata giorni fa, ma è di stretta attualità all’indomani della notizia di ieri che la senatrice padovana dovrà fare a meno della suddetta scorta dalla metà di questo mese. La risposta, dicevamo, a firma del sottosegretario prefetto Carlo De Stefano, conferma le preoccupazioni dei parlamentari leghisti sul massiccio impiego di agenti di scorta per proteggere queste personalità. E il conto dell’albergo è presto fatto: per proteggere il soggiorno cortinese del ministro della Giustizia lo Stato ha speso non meno di quindicimila euro. E tremila euro per accompagnare la senatrice Casellati.

«Il ministro della Giustizia» si legge nella risposta « è destinatario di una misura di protezione di primo livello che prevede, nel minimo, per tutti gli spostamenti, l’impiego di una scorta ravvicinata di cinque unità di polizia penitenziaria a bordo di automezzi specializzati, nonché di un posto fisso di vigilanza giornaliera di 24 ore della residenza, fissa o temporanea, con turnazione di due unità di polizia penitenziaria ogni sei ore, oltre a un coordinatore del servizio».

Fatti due conti, proteggere il ministro comporta l’impiego di 5 agenti di scorta, 8 agenti che coprono i turni davanti alla residenza e un coordinatore di servizio: in tutto 14 persone.

A Cortina, la scorta ha alloggiato dal 25 al 27 dicembre 2011 e dal 29 dicembre al 1 gennaio, mentre il posto fisso di vigilanza è durato fino all’8 gennaio. «Le 5 unità di scorta ravvicinata sono state alloggiate fin dall’inizio in un albergo prospiciente la casa del Ministro», al costo di 130 euro a notte per persona. Gli altri inizialmente alloggiati in una caserma del Corpo Forestale ad Auronzo, sono stati spostati in camere da 100€ per due posti.

Quanto alla senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellati, il sottosegretario risponde confermando che tra il 28 dicembre e il 7 gennaio, le due unità di scorta sono state alloggiate in un albergo convenzionato di Cortina al prezzo di 130 euro a persona: anche qui, fatti due conti, le vacanze della Casellati sono costate ai contribuenti 2.600 euro (vitto e carburanti esclusi), praticamente due mesi di stipendio di un operaio.Non succederà più, almeno per la Casellati, la misura di protezione di terzo livello (auto e due agenti) cui aveva diritto la senatrice è stata infatti revocata. (d.f.)

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