Le due vittime : Khalid Anoir e Kaled Chokri

Khalid Anoir si era dato appuntamento col suo carnefice a mezzanotte, è stato ucciso dopo poco più di un'ora alla Guizza. Soldi prestati e rancore alla base anche della lite sfociata in un omicidio di un tunisino sgozzato all’Arcella
Kaled Chokri, ucciso in via Vecellio
Kaled Chokri, ucciso in via Vecellio
PADOVA.
Né Khalid Anoir né Kaled Chokri pensavano sarebbe finita così. Uccisi, a nemmeno un'ora l'uno dall'altro, senza conoscersi, in un'assurda notte di violenza patavina.

KHALID ANOIR.
Il giovane doveva dei soldi ad alcuni coetanei: 2.000 euro. Un prestito che il suo assassino si era stufato di esigere senza risultato. Per questo aveva dato appuntamento al diciannovenne tunisino, operaio (fino a pochi mesi fa aveva lavorato in una cooperativa), a mezzanotte in piazza Cuoco alla Guizza. Khalid Anoir si era presentato all'appuntamento con Mohamed Kadmiri, 22 anni, marocchino, suo coinquilino in via Testi. Un terzo (coinquilino) avrebbe dovuto arrivare a dare man forte. E' arrivato troppo tardi. L'assassino, infatti, aveva deciso di esternare la propria determinazione. Per questo si era portato alcuni coetanei armati di bastoni (appositamente preparati). Sapevano che li avrebbero usati. Così come l'omicida sapeva che avrebbe sfoderato il coltello. Mai, tuttavia, avrebbe pensato che lo avrebbe usato per uccidere. Il giovane (la squadra Mobile ha individuato i cinque aggressori, e nella notte scorsa 3-4 persone sono state prelevate, portate in questura e interrogate) è stato colpito con il coltello cinque volte. Per due volte la lama è affondata nei glutei. Tre i colpi inferti alla gamba sinistra, uno dei quali ha reciso l'arteria femorale. Mentre gli aggressori scappavano (anche Kadmiri è stato picchiato), Khaled Anoir si è tolto la maglietta e se l'è legata attorno alla coscia per fermare la fuoriuscita di sangue. Ma non c'è riuscito: in pochi minuti il giovane ha perso i sensi ed è caduto a terra. Morto. Senza nemmeno avere la possibilità di chiamare il fratello Said, 37 anni, che abita con la famiglia da 18 anni alla Guizza. E' stata una guardia giurata ad attivare i soccorsi verso l'1 e 20 di notte. L'amico di Anoir, il terzo, è arrivato quando era tutto finito. Kadmiri è stato portato in ospedale in stato di choc e sedato. E' lui che ieri pomeriggio ha rifinito i contorni della vicenda. Sul posto oltre alla Mobile anche le Volanti della dottoressa Michela Bochicchio è il medico legale della questura Massimo Puglisi. L'assassino ha le ore contate.

KALED CHOKRI.
Il corpo del tunisino, 35 anni, è stato notato da un passante all'1,30 di notte steso in un lago di sangue sul marciapiede di fronte ad un locale cinese in via Vecellio 85. Kaled Chokri è stato sgozzato da un tunisino probabilmente già conosciuto dai carabinieri del Nucleo investigativo provinciale dei carabinieri diretti dal maggiore Francesco Rastelli che si sono ritrovati la matassa da dipanare in mano. Vicino al cadavere sono state trovare alcune bottiglie vuote di birra. Difficile individuare il movente: l'alcol ha sicuramente dato una mano all'omicida. Che avanzava soldi, ma nutriva anche del rancore nei confronti di Chokri, mai puntuale nei pagamenti e bravo spesso a non mantenere la parola data. E' bastato un fendente: il giovane è morto dissanguato, forse soffocato dal suo stesso sangue. L'assassino con un coccio di bottiglia gli ha tagliato trachea e giugulare nella parte sinistra del collo: un taglio profondo e lungo dieci centimetri. La vittima non ha provato nemmeno a difendersi. Forse è stato colpito all'improvviso.

Gli investigatori con gli alamari conoscono il pedigree del morto: un passato fatto di piccoli espedienti, di arresti, denunce per questioni anche legato al mondo degli stupefacenti. Entrato in Italia nel 2003 non ha mai regolarizzato la sua posizione. Che ultimamente si era accasato con una donna italiana residente in città.

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