Le Giornate Fai d'Autunno in Veneto. Le bellezze nascoste senza segreti
Gli appuntamenti sabato 12 e domenica 13 ottobre, quando saranno aperti luoghi solitamente inaccessibili

Il ciclo di affreschi di Sant'Orsola nell'omonima chiesa di Vigo di Cadore
Bellezza.
Nel cuore della bellezza, nel grembo della cultura e della storia, il Fai sabato 12 e domenica 13 ottobre accompagna i visitatori alla scoperta di 35 luoghi di solito inaccessibili o poco valorizzati in Veneto. Tutti i luoghi sono riservati agli iscritti Fai, ma chiunque può iscriversi sul posto e per partecipare è richiesto un contributo (di 3-5 euro).
Sarà possibile entrare, ad esempio, in Palazzo Papafava dei Carraresi. Le visite saranno domenica (10- 13-14-18). Siamo a Padova, in via Marsala, il palazzo è uno dei simboli della città vecchia ed è una sintesi ideale tra l’antica Signoria, l’arte rinascimentale e la storia contemporanea. Fu infatti protagonista nel corso del primo conflitto mondiale ospitando un comando dell’esercito francese; mentre nell’ultima guerra divenne sede del Ministero dell’Educazione Nazionale della Repubblica Sociale Italiana.
Ancora nella città di Padova sarà possibile sperimentare la vita artigiana dei Fratelli Ruffatti che costruiscono e restaurano organi a canne. Le visite sono previste per domenica: 10-13-14 e 18 (contributo di 3 euro). È una visita diversa dalle solite gite artistiche Fai. Siamo a Voltabarozzo, quartiere padovano, dove si lavora con antiche tecniche artigianali. Nel 1940 i fratelli Ruffatti diedero vita a un opificio. Qui sono stati realizzati e continuano a essere realizzati organi e la loro fama si è diffusa in tutto il mondo, con il primato europeo per gli Stati Uniti con oltre 50 organi realizzati. Negli anni Sessanta fu tra le prime attività a dedicarsi alla costruzione di organi con sistema meccanico ma senza abbandonare la produzione e il perfezionamento di strumenti a trasmissione elettrica.
Ciclo di affreschi
Un’altra perla rara è la chiesa di Sant’Orsola: la “Cappella degli Scrovegni” del Cadore. Siamo a Vigo di Cadore, a Belluno, le visite saranno sabato (10.30,12.30,14.30 e 17) e domenica (9.30, 12,14.30 e 17.30); contributo suggerito 5 euro. La definizione di “Cappella degli Scrovegni” del Cadore si riferisce al ciclo di affreschi della metà del 1300, di un autore che ha visto gli affreschi di Giotto a Padova e che ha lavorato accanto ai suoi allievi. Raffigurano la storia avventurosa di Sant’Orsola e del suo seguito di vergini. Pregevole anche l’altare, in legno dorato e intagliato, nato come altare a battenti della tradizione tedesca gotica e rinascimentale, ma successivamente inglobato e adattato in un altare barocco. Tra gli eventi speciali del Fai, sabato alle 17.30, nella vicina chiesa parrocchiale di Vigo, il Gruppo Vocale Crystal Tears si esibirà in un concerto di musica sacra.
A Rovigo (sabato e domenica 10, 12, 14 e17, contributo 5 euro) sarà possibile entrare nell’ufficio del sindaco: una bomboniera per pochi. Dipinta da Giovanni Biasin e inaugurata il 22 ottobre 1887, il gabinetto nasce in origine come sala consiliare e successivamente è destinato a ufficio del sindaco . Con lo stesso contributo è possibile seguire l’intero percorso pensato su Giovanni e Vittorio Biasin che comprende quattro tappe: Mostra temporanea in Accademia dei Concordi (Sala Oliva) Ufficio del Sindaco Palazzo Gobatti Teatro Sociale.
L’antico porto
A Venezia, fra i numerosi siti, c’è la Chiesa di San Lazzaro dei Mendicanti: sabato visite alle 13 e alle 17.30; domenica alle 10 e alle 17 (contributo 5 euro). Questa chiesa fu costruita in un terreno paludoso dietro la Scuola Grande di San Marco a Venezia; doveva essere un ricovero per i poveri e per i viandanti che non trovavano più collocazione nell’isola del Lazzaretto Nuovo, usata per porre in quarantena i malati di peste. La chiesa ospita il monumento funebre al procuratore Alvise Mocenigo; il “Cristo in croce, la Vergine e San Giovanni”, opera di Paolo Veronese; “Sant’Elena in adorazione davanti alla Croce”, unica opera di Guercino a Venezia, e “Sant’Orsola e le undicimila vergini”, opera di Jacopo Tintoretto.
A Noventa di Piave (Ve) è imperdibile la visita all’antico porto, ora parco fluviale (appuntamento domenica alle 10 e alle 18, contributo 3 euro). La sua origine risale alla fine del X secolo, quando il Doge Pietro Orseolo II riuscì a ottenere il permesso per costituire un porto e un mercato sul Piave. Per quasi mille anni il porto è stato la base dell’economia del paese. Dopo la Grande Guerra finisce per ridursi al settore dell’estrazione e del trasporto della sabbia.
Tutto il Veneto.
Riassumendo, ecco i luoghi della nostra regione in cui saranno presenti i volontari del Fai per le visite di Sabato 12 e domenica 13 ottobre.
A Belluno, a Vigo di Cadore, la Chiesa di Sant’Orsola: “La cappella degli Scrovegni “del Cadore e “Liberaci dal male... della guerra”, la Chiesa della Difesa; a Laggio di Cadore la chiesa scampata dal fuoco: Santa Margherita in Salagona.
A Padova Villa dei Vescovi, a Luvigliano di Torreglia; Palazzo Papafava dei Carraresi, nel cuore della città; la Camera di Commercio di Padova; inoltre la falegnameria della Famiglia Ruffato, costruzioni e restauri di organi a canne.
A Treviso l’Abazia di Santa Maria di Follina; il Lanificio Paoletti, sempre a Follina.
A Rovigo l’Accademia dei Concordi – sala Arazzi – con la mostra su Giovanni Biasin; palazzo Gobatti; il Teatro sociale; lo stadio Mario Battaglini e l’ufficio del sindaco, una bomboniera per pochi eletti.
A Verona il cimitero monumentale; la Gran Guardia; Palazzo Beccherle e Tempio ossario e cripta.
A Vicenza Villa Gazzotti Grimani Curti; Parco di villa Ghislanzoni del Barco Curti; il Primolano, Patria di confine, a Cismon del Grappa.
Infine a Venezia casa Bortoli; la Chiesa di San Lazzaro dei mendicanti; Palazzo Dolfin Manin sede della Banca d’Italia; il negozio Olivetti; la scuola Grande Arciconfraternita di Santa Maria del Carmelo; a Noventa di Piave l’antico porto, ora Parco fluviale; il tunnel; il Centro “il Pendolino”; l’area archeologica, sito della vecchia chiesa di San Mauro; l’Arcipretale di San Mauro e il campanile; Villa Lucatello, ora Camerin; Villa Ca’ Zorzi e Villa da Mula, ora Bonotto.
Scegliere.
Quest'anno ci sarà una pagina web in cui programmare le ricerche. Basterà inserire il nome della località nella finestra del motore di ricerca e appariranno le offerte di visita. In questo modo sarà possibile "ottimizzare la giornata" tra più posti, in base alla vicinanza, ai propri gusti o al percorso culturale che si vuole fare, da soli, in coppia, in famiglia o in compagnia. Per questo basterà digitare https://www.fondoambiente.it/il-fai/grandi-campagne/giornate-fai-autunno/i-luoghi-aperti/?search= oppure più semplicemente cliccare QUI
In questo modo sarà possibile fare o modificare un programma in antiucipo o durante la stessa giornata.
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