Lettera a Zaia: «Frasi offensive e volgari»

«Gli consiglio l'etilometro», era sbottato Toni Padoan all'indirizzo del presidente della V commissione del Consiglio regionale Leonardo Padrin. Reazione colorita a chiusura di un'argomentata replica, punto per punto, alle contestazioni emerse in commissione sanità, dove la richiesta dell'Usl 12 di vendere un appartamento di proprietà a due passi da Piazza San Marco (civico 532) è stata stoppata. Fatti accaduti la settimana scorsa. A distanza di sette giorni, Padrin fa sapere che la commissione sanità conferma i punti di perplessità: 1) la finanziaria regionale (legge 7 del 18 marzo 2011) esclude dall'alienazione gli alloggi di enti pubblici nel centro storico di Venezia e nelle isole della laguna; 2) ci si chiede se il valore stimato (494.000 euro per 100 mq) come base d'asta sia congruo; 3) alla vendita andrebbe assicurata una pubblicità addirittura mondiale, essendo Venezia città unica.  Era stato a quel punto che Padoan aveva consigliato l'etilometro, contestando a sua volta la competenza dei commissari ad entrare nel merito. Oggi questi ultimi, «amareggiati dalle dichiarazioni offensive e volgari del direttore generale», scrivono a Luca Zaia: «Essendo il direttore generale un pubblico dipendente di nomina del presidente della giunta, si segnala l'accaduto ritenendo che abbia immotivatamente portato discredito alle istituzioni».  Amarezza di qua, esasperazione di là, faranno il loro corso. Nel frattempo Padoan ribadisce che la valutazione effettuata con perizia giurata è all'interno della fascia indicata dall'Agenzia del Territorio (tra 480 mila e 605 mila euro) alla quale evidentemente si è rivolto per sicurezza.  Chissà perché non l'ha fatto subito. Fino al 2005 l'appartamento in questione era occupato da un'inquilina, che nel 2002 pagava euro 118,58 al mese. Dopo di che l'Usl l'ha assegnato ai titolari dell'albergo vicino, come residenza per il personale dipendente. Ultimo affitto pagato 1.100 euro al mese. (r.m.)