LIGNANO SABBIADOROBimbo punto da siringa in spiaggia: i genitori denunciano lo stabilimento

Bimbo padovano di 7 anni a Lignano: la famiglia denuncia il bagno privato
Lignano Sabbiadoro
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LIGNANO SABBIADORO.
Un bambino di sette anni si è punto con una siringa che era stata abbandonata sul bagnasciuga di Lignano Sabbiadoro, in via Latisana 44. La vacanza al mare si è trasformata in un incubo per il piccolo e per i suoi genitori, residenti a Padova in zona Altichiero. Papà e mamma hanno denunciato l'accaduto ai carabinieri di Lignano e sono pronti a denunciare lo stabilimento per chiedere un risarcimento. Il bimbo correva sulla riva, giocando con il fratello più grande nello stabilimento numero 1 di Lignano, all'altezza del ristorante «Al Bagnino».


Poi un urlo, il piccolo ha alzato il piede e si è trovato una siringa, con l'ago scoperto, infilzata nell'alluce destro. I due fratellini sono corsi verso i genitori, terrorizzati. Quindi la corsa al pronto soccorso di Lignano, la seconda tappa all'ospedale di Latisana e, infine, un consulto con il reparto Infettivi di Udine: «Il timore dei medici è stato subito chiaro - racconta preoccupata la mamma del bimbo - Sembrava che nessuno volesse assumersi la responsabilità sul da farsi. Siamo rimasti in ospedale dalle 17 alle 21 finché è arrivato il dottor Nicola Guglielmo, si è preso cura di noi e di nostro figlio e, con grande umanità, ci ha tranquillizzato facendoci parlare con l'infettivologa di Udine. Ora siamo un po' più tranquilli, ma anche se il pericolo di un'infezione non è del tutto scongiurato».


Quando si hanno 7 anni appena, il mare dovrebbe essere fatto per giocare, nuotare, correre sulla spiaggia. E non subire un trauma per una maledetta puntura, forse infetta. Tanto più se ci si trova in uno stabilimento privato, che alla fine della vacanza presenta il conto: 13,10 euro al giorno per chi prenota almeno due settimane. Adesso la famiglia di Altichiero sente una spada di Damocle pendergli sulla testa.


Sarà così per i prossimi dodici mesi: martedì la seconda analisi del sangue, tra un mese la terza e via di questo passo fino allo scadere dei 12 mesi. Solo allora si avrà la certezza assoluta che il bambino non ha contratto nessuna malattia: «Siamo partiti per il mare i primi di luglio - si sfoga la mamma - Andiamo a Lignano da sette anni. Siamo molto arrabbiati, soprattutto perché non era la prima volta che venivano segnalate siringhe in quel tratto di spiaggia. Abbiamo nomi e numeri di telefono di molti turisti pronti a testimoniare a nostro favore: dall'inizio della stagione erano state trovate già cinque siringhe sulla spiaggia, sempre all'altezza dell'impianto numero 1. Una ragazza, che qualche tempo fa per mail aveva informato la direzione dell'esistenza di siringhe lasciate sulla spiaggiia, non ha nemmeno ricevuto risposta. Da noi non è venuto nessuno, né per chiedere come stava nostro figlio né per scusarsi. Eppure quella spiaggia è davvero indecente: nessuno, per esempio, butta via le cicche delle sigarette né i tappi e le bottiglie di plastica. Prima o poi qualcosa doveva succedere».

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